Valorizzazione delle qualifiche delle Truppe Alpine: Soccorso piste e servizio meteomont in primo piano.
Le Truppe Alpine dell’Esercito svolgono un ruolo essenziale nella sicurezza in montagna e sulle piste da sci, ma la valorizzazione economica di alcune delle loro competenze specialistiche è ancora in discussione. Questo articolo esplora il contributo unico degli “assistenti militari alle piste da sci” e del servizio Meteomont, mettendo in evidenza le criticità legate al mancato riconoscimento economico di queste qualifiche.
Un servizio cruciale: Gli assistenti alle piste da sci
Ogni anno, le Truppe Alpine garantiscono circa 3.000 interventi di soccorso nelle principali aree sciistiche italiane, coprendo 19 comprensori distribuiti tra Alpi e Appennini in regioni come Trentino-Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Veneto, Piemonte e Abruzzo.
Gli assistenti alle piste sono militari specializzati grazie a corsi di formazione avanzata che includono:
- Tecniche di soccorso e trasporto con slitte specializzate.
- Primo soccorso medico in situazioni di emergenza.
- Conoscenza normativa delle leggi vigenti nei comprensori sciistici.
- Elementi di psicologia dell’emergenza per interagire con gli infortunati.
Oltre al lavoro di assistenza sulle piste, questo personale è chiamato a gestire situazioni di emergenza particolarmente complesse, spesso in collaborazione con le forze dell’ordine.
Il Servizio Meteomont: prevenzione e sicurezza in montagna
Un altro pilastro del contributo delle Truppe Alpine è il servizio Meteomont, che si occupa di prevenzione delle valanghe. Attraverso una rete di stazioni meteorologiche e rilievi manuali, gli Alpini analizzano quotidianamente le condizioni del manto nevoso, fornendo dati fondamentali per garantire la sicurezza dei frequentatori della montagna.
Il problema della valorizzazione economica
Nonostante l’importanza dei servizi resi, solo i “soccorritori alpini” beneficiano di un’indennità economica specifica, introdotta nel contratto 2019-2021. Gli assistenti alle piste e il personale Meteomont, invece, non ricevono alcun compenso aggiuntivo, nonostante l’alto livello di specializzazione richiesto e i rischi connessi.
Antonino Duca, Segretario Generale del Sindacato Autonomo dei Militari (S.A.M.), evidenzia questa disparità:
“Abbiamo proposto una specifica indennità per riconoscere il loro impegno, ma riscontriamo resistenze incomprensibili da parte di alcune amministrazioni del comparto sicurezza. È necessario colmare questo squilibrio e garantire parità di trattamento.”
La situazione attuale: Trattative in corso
Le negoziazioni per il rinnovo contrattuale del comparto difesa e sicurezza per il triennio 2022-2024 sono in fase di chiusura. Un aumento di 100 euro netti per il grado base e il 10% di incremento sulla componente accessoria sono già stati definiti, ma il riconoscimento economico per gli assistenti alle piste e il servizio Meteomont è ancora oggetto di discussione.
“La norma proposta ha un costo contenuto e rappresenterebbe un segnale di attenzione per il personale dell’Esercito,” sottolinea Duca. “Non possiamo accettare che altre amministrazioni limitino la valorizzazione del nostro personale.”
Un appello alla parità di trattamento
Oltre a questa richiesta, il sindacato ha sollecitato anche il riconoscimento economico per altre figure chiave come gli istruttori MCM e i conduttori, evidenziando la necessità di un approccio più equo all’interno del comparto difesa e sicurezza.
Le trattative continuano, con la speranza che le prossime settimane portino a una soluzione definitiva che premi l’impegno e la professionalità di chi opera in prima linea per garantire sicurezza e prevenzione in montagna.
Antonino Duca
Sindacato Autonomo dei Militari
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