Training formativo per 27 investigatori albanesi

Training formativo per 27 investigatori albanesi

Training formativo di una settimana per 27 investigatori albanesi dell’unità anticrimine NBI (National Bureau of Investigation)

E’ partito il training formativo di una settimana per 27 investigatori albanesi dell’NBI (National Bureau of Investigation), l’Ufficio molto simile alla nostra Direzione Investigativa Antimafia (DIA) e che fa parte della SPAK, nuova struttura speciale istituita per la lotta alla corruzione e al crimine organizzato e che comprende anche la Procura Speciale (SPO).​

All’apertura dei lavori hanno partecipato per l’Italia, il Prefetto Vittorio RIZZI, Vice Capo della Polizia, Direttore Centrale della Polizia Criminale che ha fortemente voluto l’iniziativa, ed il Dirigente Generale di Pubblica Sicurezza Maurizio VALLONE, direttore della DIA, mentre per l’Albania il Dott. Arben KRAJA, Procuratore della Procura Speciale la e Dott.ssa Aida HAJNAJ, Direttrice del National Bureau of Investigation.

​L’Italia ha avuto sempre un intenso rapporto di cooperazione con l’Albania, non dovuto esclusivamente alla vicinanza geografica, ma a comuni radici culturali e alla presenza nel nostro Paese di una comunità molto numerosa di cittadini albanesi.

E sotto il profilo della sicurezza, i risultati operativi premiano questa collaborazione: l’Albania si colloca, infatti, al primo posto tra i Paesi extra-UE sia per numero di latitanti attivi (ricercati dalle autorità italiane e rintracciati in Albania) che di estradizioni attive​ e al secondo posto tra i Paesi extra-UE per numero di latitanti passivi (rintracciati in Italia perché ricercati dalle autorità albanesi).​

Nel 2020, gli arresti di latitanti attivi sono stati 68 e quest’anno in soli 5 mesi i dati parlano di 47 soggetti: solo per citare i più recenti Nikolla DURA e Rajmond HOXHAJ, il primo deve scontare l’ergastolo per omicidio e il secondo una condanna a 22 anni di reclusione per traffico di droga.​

Parallelamente le estradizioni attive nel 2020 sono state 28 e nel primo periodo del corrente anno si è già raggiunto il numero di 22. I latitanti passivi invece sono stati 24 nel 2020, mentre nei primi cinque mesi del 2021 si registrano 6 arresti.​

L’iniziativa formativa che inizia oggi, realizzata nell’ambito del progetto Pameca V, finanziato dall’Unione europea e a guida italiana, ha lo scopo di rafforzare ulteriormente la cooperazione bilaterale di polizia tra Italia ed Albania, mettendo a disposizione dei colleghi albanesi la migliore expertise nazionale sui temi strategici quali la lotta alla criminalità organizzata ed il narcotraffico.

​In partenza da Tirana, gli investigatori albanesi sono stati salutati, presso l’Accademia della Sicurezza, dall’Ambasciatore italiano Fabrizio Bucci che ha voluto sottolineare la qualità del lavoro svolto congiuntamente nel settore della polizia criminale e della cooperazione giudiziaria.​L’attività di training, organizzata dalla DIA, si articolerà su seminari tematici relativi a materie di comune interesse, con visite a strutture d’eccellenza come il Servizio Polizia Scientifica, il Centro di Ricerca per l’Analisi delle Informazioni Multimediali (CRAIM) e la Polizia Postale e delle Comunicazioni.​​

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