Diritto militare: La differenza tra le sanzioni disciplinari di corpo e quelle di stato nell’ordinamento militare italiano.
Nelle forze armate e nelle forze di polizia ad ordinamento militare italiane, il comportamento di ogni singolo individuo è regolato da una serie di norme. Contravvenire a queste norme significa andare incontro a delle sanzioni disciplinari che vengono suddivise in due principali categorie: quelle di corpo e quelle di stato.
Queste due tipologie di sanzioni, sebbene abbiano lo scopo comune di preservare la disciplina e l’efficienza all’interno dei Corpi armati dello stato, presentano differenze sostanziali e un quadro normativo ben definito.
Sanzioni di Corpo: Una Gradualità Necessaria
Le sanzioni disciplinari di corpo sono le prime a entrare in gioco quando si tratta di illeciti disciplinari all’interno delle forze armate italiane. Esse rappresentano una sorta di “avvertimento” per condotte di tenue gravità e limitata risonanza. In sostanza, prima di infliggere una sanzione di corpo, occorre essere certi che una sanzione di stato non sia adeguata per la situazione.
Un principio chiave che regola il rapporto tra illecito disciplinare di corpo e illecito disciplinare di stato è il “ne bis in idem”. Questo significa che una stessa condotta, anche se valutata sotto diversi aspetti, non può essere sanzionata contemporaneamente con una sanzione di corpo e una sanzione di stato. Deve esistere una necessaria alternatività tra le due.
Le sanzioni disciplinari di corpo includono:
- Il Richiamo: Un avvertimento orale.
- Il Rimprovero: Un ammonimento scritto.
- La Consegna: Una restrizione della “libertà di movimento” che può durare da 1 a 7 giorni.
- La Consegna di Rigore: Una restrizione più severa della “libertà di movimento” che può durare da 1 a 15 giorni.
Come suggeriscono i nomi stessi delle sanzioni, queste misure si concentrano sulla correzione delle condotte in maniera progressiva e proporzionata.
Alcune condotte prevedono espressamente la sanzione della consegna di rigore, come previsto dal regolamento di disciplina militare.
Leggi anche l’approfondimento: Consegna di rigore
Sanzioni di Stato: Maggiore Severità
Le sanzioni disciplinari di stato, d’altra parte, sono riservate per le condotte più gravi all’interno delle forze armate italiane. Spesso sono strettamente correlate ad altri provvedimenti esterni adottati a carico dell’individuo (fermo, arresto, misure cautelari, etc.). Queste sanzioni sono caratterizzate da una maggiore severità e possono avere un impatto significativo sulla carriera, sino alla definitiva risoluzione del rapporto lavorativo.
Le sanzioni disciplinari di stato comprendono:
- Sospensione Disciplinare dall’Impiego: Una sospensione che può durare da uno a dodici mesi.
- Sospensione Disciplinare dalle Funzioni del Grado: Una sospensione simile, che può durare da uno a dodici mesi.
- Cessazione dalla Ferma o dalla Rafferma: Applicata per gravi mancanze disciplinari o gravi inadempienze ai doveri del militare.
- Perdita del Grado per Rimozione: Una delle sanzioni più gravi, che comporta la rimozione del grado militare.
La distinzione tra sanzioni disciplinari di corpo e sanzioni disciplinari di stato nelle forze armate e di polizia italiane è fondamentale per garantire un sistema disciplinare equo ed efficace. Le prime sono mirate a correggere comportamenti minori, mentre le seconde affrontano situazioni più gravi con misure più drastiche.
La disciplina militare è essenziale per garantire che le forze armate possano funzionare in modo coordinato, proteggere la sicurezza nazionale e rispettare i principi legali e etici. Senza una disciplina rigorosa, le forze armate potrebbero incontrare difficoltà nell’adempimento dei loro compiti e potrebbero rappresentare una minaccia per la stabilità e la sicurezza del paese.
Link utili:
Disciplina – Guida tecnica “Procedure Disciplinari” 2021 (file .pdf)
Riferimenti:
– artt. 1357 ss. D.Lgs. 66/2010;
– art. 751 Regolamento di disciplina militare.
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