SAF (Speleo-Alpino-Fluviale) dei Vigili del Fuoco

SAF (Speleo-Alpino-Fluviale)

I soccorritori del SAF (Speleo-Alpino-Fluviale) dei Vigili del Fuoco: Coraggio e abilità al servizio della popolazione.

ADDESTRAMENTO NUCLEO SPELEO ALPINO FLUVIALE

Chi sono i Saf dei Vigili del Fuoco?

I soccorritori del SAF (Speleo-Alpino-Fluviale) dei Vigili del Fuoco rappresentano un nucleo speciale di personale operativo addestrato a utilizzare attrezzature e procedure di soccorso derivanti dalle discipline della speleologia, dell’alpinismo e del soccorso fluviale. Questi coraggiosi uomini sono pronti a intervenire in situazioni di emergenza e ad affrontare scenari critici sia in ambienti urbani che extraurbani.


Leggi anche: VFI (Volontari in Ferma prefissata Iniziale)


Come entrare nel Saf?

Per entrare in questo nucleo speciale, è necessario essere già in servizio nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Quindi, diventare un pompiere è il primo passo verso questa sfida.

Requisiti:

  • i candidati devono possedere la cittadinanza italiana;
  • godere dei diritti civili e politici;
  • avere un’età non superiore ai 26 anni;
  • se iscritti da almeno un anno negli elenchi del personale volontario del C.N.VV.F., il limite massimo di età è di 37 anni;
  • possesso del diploma di istruzione secondaria di secondo grado.

Ma chi può diventare parte del S.A.F. dei Vigili del Fuoco?

Il percorso per entrare nel SAF dei Vigili del Fuoco prevede varie prove che devono essere superate con successo. Tra queste, una prova preliminare di selezione che si svolge presso la Fiera di Roma, seguita da una prova motorio-attitudinale divisa in quattro moduli che valutano la capacità pratica, la forza, l’equilibrio e la coordinazione dei candidati. Ci sarà anche un colloquio e una valutazione dei titoli presentati. Solo i candidati più meritevoli, che superano tutte le prove con successo e accumulano punteggi elevati, saranno ammessi nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e avranno l’opportunità di entrare nel Nucleo SAF.

Una volta selezionati, i membri del SAF dei Vigili del Fuoco sono sottoposti a continui corsi di formazione e addestramento per rimanere sempre aggiornati sulle nuove tecniche, i nuovi mezzi e le attrezzature specifiche. Questo reparto speciale affronta situazioni di rischio sia per le persone coinvolte che per i soccorritori stessi, operando in ambienti urbani e naturali complessi, come grotte, forre, falesie, tralicci, grattacieli e viadotti.


Leggi anche: Bossing, il mobbing verticale


Inoltre, l’evoluzione delle attività sportive che si svolgono in ambienti impervi ha portato alla necessità di adottare tecniche innovative derivate dalla speleologia, dall’alpinismo e dal soccorso fluviale. Le tecniche SAF consentono di aumentare il livello di sicurezza dei soccorritori e migliorare il servizio offerto alla popolazione, soprattutto in situazioni in cui i normali mezzi di soccorso non possono essere utilizzati.

Le qualifiche all’interno del S.A.F. dei Vigili del Fuoco

Sono suddivise in quattro tipi (1A, 1B, 2A, 2B) distribuite su due livelli. Il primo liv. A, si pone come obiettivo l’aumento della sicurezza degli operatori del soccorso e delle eventuali persone da soccorrere o recuperare, in caso di interventi in quota, con rischio elevato di caduta. Nel corso SAF di primo livello fase B, l’obiettivo che si vuole perseguire è l’acquisizione di una maggiore autonomia da parte degli operatori.

Il corso SAF di secondo livello fase A ha l’obiettivo di fornire l’operatore di una approfondita conoscenza in merito agli scenari incidentali, alle risorse disponibili, alle tecniche SAF ed al coordinamento di queste con le altre unità specializzate di soccorso. L’operatore SAF 2° “B”, deve possedere adeguati requisiti psicofisici e deve aver svolto per intero il percorso didattico SAF, compresa la parte sanitaria di BLS (Basic Life Support) e SVT Supporto Vitale al Trauma. Inoltre, ci sono operatori specializzati nel soccorso fluviale.

I soccorritori del SAF dei Vigili del Fuoco rappresentano un corpo di uomini coraggiosi, addestrati e preparati per affrontare le situazioni di emergenza più complesse. Il loro impegno costante nella formazione e nell’addestramento li rende pronti a fronteggiare sfide uniche e a garantire la sicurezza della popolazione. La presenza di questo nucleo speciale all’interno del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco rappresenta una risorsa preziosa per il paese, in grado di intervenire in modo efficace e tempestivo nelle situazioni di pericolo.


Leggi anche: Test psicoattitudinali


Se vuoi approfondire:


Scopri I prodotti Vigili del Fuoco (contenuto sponsorizzato)


SCOPRI TUTTI I NOSTRI ARTICOLI CORPI MILITARI E CIVILI >>>

Condividi questo articolo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

DIFESA.blog è sempre gratuito ed è sorretto da un gruppo di volontari. Per questo il tuo contributo è molto importante. Basta una piccola donazione. Grazie!

Torna in alto