Proroga della Rappresentanza militare? NO GRAZIE!

Proroga della Rappresentanza militare

“Voci preoccupanti”, speriamo prive di fondamento, riguardanti l’ennesima proroga della Rappresentanza militare.

In risposta alle recenti dichiarazioni del Ministro della Difesa, Onorevole Crosetto, riguardanti il destino delle rappresentanze militari, esprimiamo il nostro totale disappunto e preoccupazione circa le voci (ci si augura prive di fondamento) che circolano su una possibile ENNESIMA proroga delle stesse.

Il Ministro Crosetto, in tempi recenti, ha dichiarato in modo inequivocabile che le rappresentanze militari decadranno dal mandato il 31 dicembre p.v..

Prorogare ulteriormente questo Istituto, anzichè  procedere con l’emanazione tempestiva dei decreti attuativi  – discendenti dalla L. 46/2022  – tanto necessari per garantire i diritti e le condizioni lavorative dei militari è un affronto inaccettabile. Questi decreti sono essenziali per regolamentare in modo adeguato le relazioni sindacali e le condizioni di lavoro delle nostre forze armate, garantendo loro giustizia, equità e dignità sul luogo di lavoro” afferma il Segretario Sabatino Mastronardi.

La proroga della rappresentanza militare in assenza dei decreti attuativi rappresenta un evidente e ingiustificato ritardo nell’applicazione di diritti fondamentali per i lavoratori militari. Mette in dubbio l’impegno del governo  a garantire il rispetto dei diritti dei membri dell’Arma dei Carabinieri e di tuttee le FF.AA. La proroga della rappresentanza può essere interpretata, finanche, come un segno di negligenza da parte del governo verso coloro che sacrificano tanto per la nostra Nazione” aggiunge il Segretario Cosimo Torcello.

I Segretari Mastronardi, Celletti, Torcello e Francesconi ritengono che qualsiasi decisione di prorogare la rappresentanza militare senza – nella peggiore delle ipotesi – fissare una data per nuove elezioni rappresenti un affronto alla democrazia e un tradimento delle promesse fatte al personale in divisa con le stellette.

Pertanto, chiedono con fermezza al governo di rispettare le parole del Ministro Crosetto e di garantire che le rappresentanze militari decadano il 31 dicembre p.v., a meno che non si indichino, come è giusto che sia, nuove elezioni per la formazione delle rappresentanze. La democrazia e la partecipazione devono rimanere i principi cardine del nostro sistema, e qualsiasi tentativo di indebolire queste istituzioni minaccia il tessuto stesso del personale militare.

Oggi, più che ieri, le Rappresentanze militari sono anacronistiche alla luce della L. 46/2022.

La Segreteria Lazio invita tutti i cittadini con le stellette ad unirsi nel chiedere trasparenza, responsabilità e rispetto per la volontà “popolare militare” da parte del governo.

LA SEGRETERIA REGIONALE LAZIO DEL NUOVO SINDACATO CARABINIERI

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