“Presenza continua” l’editoriale di agosto/settembre del direttore responsabile della rivista poliziamoderna Annalisa Bucchieri
Abbiamo imparato che spesso il calo dei reati non corrisponde alla percezione di sicurezza dei cittadini, molto influenzata, a ragione, dalla “presenza” sul territorio delle forze dell’ordine.
Perciò abbiamo voluto dedicare la copertina di questo numero all’attività della Polizia di Stato riguardante il controllo del territorio (nelle pagine interne troverete gli approfondimenti Amaro risveglio e Professionisti dell’invisibile) che sempre più ha affinato tecniche operative e utilizzo di nuove tecnologie in interventi straordinari ad alto impatto sia per combattere la criminalità diffusa ma anche i radicamenti mafiosi che tolgono ossigeno al Sud come al Nord Italia dove si sono espanse le filiali di numerose ’ndrine calabresi.
Sempre pronti all’operatività i Reparti prevenzione crimine hanno garantito la presenza nei territori, mentre gli investigatori dell’antimafia insieme ai procuratori, esposti in prima linea, hanno continuato a dare la caccia agli “invisibili”.
Ne diamo conto nel primo piano che riporta le numerose catture di latitanti della Santissima grazie alla messa in moto di Ican, organismo dell’Interpol, capitanato dall’Italia e nato lo scorso anno appositamente per la lotta alla ’Ndrangheta.
Come mai focalizzarsi solo sulla mafia calabrese? Perché la duttile ’Ndrangheta, perfettamente in grado di adattarsi rapidamente ai mutamenti sociali, soprattutto negli attuali tempidi pandemia, è diventata la più potente al mondo.
Lo spiega Daniele Piervincenzi che, nonostante la famosa testata ricevuta da un esponente del clan Spada a Ostia, non ha mai fermato le sue inchieste sulla mafia portandole su TV7 con la trasmissione Mappe criminali.
Per noi ha ripercorso insieme al pentito “Africo” l’evoluzione della ’Ndrangheta dai sequestri di persona al narcotraffico, dall’espansione al Nord alla conquista dei mercati finanziari mondiali.
Scordatevi la mafia dei santini bruciati e delle processioni al Santuario della Mandonnadi Polsi, è una cartolina spedita dal passato.
Oggi in un incrocio genetico tra massoni, colletti bianchi e broker, i nuovi affiliati si riuniscono alla periferia di Milano dove tramano nell’invisibile manovrando e dopando lo scenario valutario e creando new business in campo sanitario, come hanno dimostrato le inchieste su Nicolino Grande Aracri del procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri.
Uno che nel silenzio quasi generale sta conducendo il più grande maxi processo sulla ’Ndrangheta mai celebrato dopo quello a Cosa Nostra.
Ricordiamoci di parlarne, sempre. Per rendere visibile il veleno invisibile che inquina il nostro futuro.