Orari di lavoro CAFCC di RIETI, così non va!

Orari di lavoro CAFCC di RIETI

Orari di lavoro CAFCC di RIETI: la carenza di organizzazione che ha tangibili riflessi sul benessere del personale.

A distanza di anni dall’accorpamento, come segnalato da numerosi colleghi, continuano a verificarsi situazioni legate all’organizzazione degli orari di lavoro e di servizio. La causa sarebbe riferibile ad una gestione poco corretta (per usare un eufemismo). Ciò genera ripercussioni negative sulla vita lavorativa e l’organizzazione famigliare di molti colleghi e colleghe.

Una evidente carenza di organizzazione interna

La evidente carenza di organizzazione e non di organico, interna del Centro, ha importanti e tangibili riflessi sul benessere/umore del personale interessato. Si manifesta attraverso una serie di disposizioni interne che vanno a gravare e appesantire le incombenze di alcuni militari. Infatti alcuni colleghi, oltre ad occuparsi di svolgere le mansioni tipiche dell’ufficio cui sono assegnati, spesso, si trovano costretti a “interromperle” . In taluni casi invece, si sono visti modificare, anche il regime lavorativo con orario di servizio settimanale articolato su 5 giorni lavorativi, per svolgere ad esempio turni al servizio di vigilanza.

D’Ascenzi: “difficoltà a recuperare riposi, a programmare periodi di ferie o a usufruire di altri benefici”

A titolo esemplificativo, un collega che svolge 5-6  turni al mese, oltre l’orario di servizio, accumula ore di straordinario. Ore generate da un servizio che di fatto è stato necessariamente e preventivamente programmato per più giorni consecutivi. Ne scaturisce la conseguente difficoltà di non riuscire nemmeno a recuperare il riposo non fruito”. Afferma Marco D’Ascenzi Segretario Generale provinciale di Rieti del Nuovo Sindacato Carabinieri. “Difficoltà amplificata se quel riposo si somma alla programmazione della Licenza Ordinaria e di quella Straordinaria o ad eventuali altri  benefici – così non va” conclude D’Ascenzi.

Davoli: “chiediamo una ripartizione più equa dei compiti tra le risorse umane a disposizione del Centro Addestramento” .

Pur comprendendo le necessità cui un Reparto addestrativo deve far fronte, legate alla  gestione gli aspetti logistici di ogni corso (per ogni militare assegnazione camera, consegna chiavi camere e cassette di sicurezza, informativa pre-accesso, vademecum del Centro Addestramento, pass auto e relativa liberatoria, effetti letterecci, controllo firme del militare corsista, autisti per il trasporto dei militari corsisti, ecc…), appare chiaro che vi sia la necessità di un approfondimento generale che preveda una ripartizione più equa dei compiti tra le risorse umane a disposizione del Centro Addestramento Forestale Carabinieri di Rieti. Chiaramente per evitare di sovraccaricare solo alcuni colleghi e alleggerirne oltremodo altri” sottolinea Laura Davoli Segretaria di Sezione presso la Scuola Forestale Carabinieri di Cittaducale (RI).

Pianificazione adeguata per garantire condizioni di benessere al personale.

In vista della pianificazione prevista per il 2024 che vede il Centro Addestramento di Rieti, da più corsi, anche concomitanti tra loro, chiediamo un intervento, da parte dei dirigenti locali che possa garantire una vita lavorativa e di conseguenza una migliore gestione dell’organizzazione familiare per tutto il personale in servizio in quel Reparto” concludono entrambe i dirigenti sindacali.

NSC Lazio


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