La Russia effettua un nuovo test di un missile ASAT (Anti-satellite): Il colonialismo spaziale si avvicina?
La Russia ha effettuato nei giorni scorsi un test con un missile anti-satellite ad ascesa diretta (ASAT) contro un satellite spaziale “dormiente” (il terzo test del suo genere da parte di un paese dal 2007), generando le proteste e lo sbigottimento di dirigenti, militari e politici americani, a causa del timore fondato che la corsa all’invasione dello “Spazio” sia già iniziata.
Il Cremlino ha effettuato il lancio (il 15 novembre u.s.) di un missile intercettore PL 19 Nudol dal Cosmodromo di Pleseck (Regione di Archanglesk – 800 km a nord di Mosca), con lo scopo di distruggere il satellite da spionaggio elettronico Tselina-D, del tipo COSMOS 1408, in disuso ed in orbita dal 1982. La distruzione ha causato una nuvola di frammenti spaziali che ha creato apprensione per le conseguenze che gli stessi potrebbero causare, in quanto continueranno ad orbitare intorno alla Terra per anni, accrescendo il problema dei rifiuti spaziali intorno al nostro pianeta mettendo a rischio i satelliti e le attività’ di esplorazione con esseri umani.
BACKGROUND TEST ASAT
Negli ultimi anni Russia, Cina e Stati Uniti hanno aumentato in maniera massiccia la propria presenza nello spazio incrementando non solo il numero di satelliti e di sonde, ma anche lo sviluppo dei progetti di difesa spaziale antimissile. Molteplici sono stati i test effettuati per la distruzione di satelliti in orbita, ma la nube di detriti prodotta dal test russo e’ la piu’ grande ad essersi formata in orbita dal 2007, quando la Cina lancio’ un proprio missile per distruggere uno dei propri satelliti del meteo. Per gli americani, il primo test sarebbe da rintracciare nel 1985 tramite un missile aviolanciato (Asm-135).
Per i russi, gli studi su tali capacita’ sarebbero iniziati negli stessi anni, ma in realta’ lo sviluppo del programma Nudol PL-19 (sistema anti-satellitare nato dallo sviluppo del sistema anti-missile A-235) sarebbe iniziato nel 2011 ed avrebbe visto l’effettuazione dei primi test ufficiali tra il 2014 ed il 2015. La Cina, invece, iniziava lo sviluppo dei programmi spaziali successivamente rispetto ai primi due, e si poneva in evidenza con un primo test nel 2007 che comporto’ l’abbattimento di un satellite non piu’ attivo. A marzo del 2019 si e’ aggiunta l’India, dichiarando il successo del test di un nuovo sistema balistico che sarebbe riuscito ad abbattere un satellite in orbita bassa.
SITUAZIONE
Questo test e’ il primo del suo genere, da parte della Russia, con l’impiego di un missile ASAT ad ascesa diretta contro un obiettivo satellitare reale, a differenza di quanto era avvenuto in passato, quando la distruzione dei satelliti vetusti era avvenuta con l’ausilio di armamenti posti in orbita. Il test causava una pioggia di detriti che metteva in pericolo l’equipaggio della ISS, Stazione Spaziale Internazionale (4 astronauti della NASA, 2 russi ed 1 dell’ESA), costringendolo a trovare rifugio per alcune ore nella capsula di salvataggio Crew Dragon Endurance.
La conferma di Mosca sull’operazione arrivava solo il giorno successivo al test, e dopo le numerose dichiarazioni pervenute dagli Stati Uniti, dalla NATO e dalla stessa NASA, con le quali esprimevano le proprie preoccupazioni relativamente ai 1.500 detriti creatisi per effetto dell’esplosione del satellite, e che probabilmente genererà’ centinaia di migliaia di detriti piu’ piccoli che potrebbe rimanere in orbita, potenzialmente, per decenni, contaminando l’orbita terrestre gia’ satura di rifiuti e mettendo a rischio le future attività’ spaziali.
Il Cremlino, con un comunicato ufficiale emesso solo il giorno successivo al test, confermava la responsabilità’ del test missilistico ed affermava che i detriti risultanti dall’avvenuta esplosione non rappresentavano una minaccia per la ISS e per eventuali altri veicoli in orbita, smontando di fatto l’impianto accusatorio statunitense. Al contempo Mosca rappresentava di non comprendere tali critiche, in quanto sia gli USA che la Cina effettuano regolarmente la stessa tipologia di test senza essere considerati pericolosi, e ponendo in evidenza che le richieste russe per l’adozione di un accordo sulla prevenzione del posizionamento degli armamenti nello spazio sono disattese oramai da anni.
L’attivismo di Russia, Cina ed India nel settore spaziale aveva convinto gli Stati Uniti alla creazione della Space Force (sesta forza armata), tutta dedicata allo Spazio, in risposta, tra l’altro, all’istituzione delle Forze Aerospaziali Russe (VKS), avvenuta ad agosto 2015 dalla fusione dell’Aeronautica Militare (VVS), delle Forze di Difesa Aerospaziale (VVKO) e del Comando Spaziale (KS). Nel corso del 2020, al fine di fronteggiare tale competizione con Russia e Cina, oltre all’attivazione dello Space Command da parte statunitense e del Comando Spaziale Francese (voluto da Macron), veniva riconosciuto da parte della Nato dello Spazio quale dominio operativo a tutti gli effetti, suscettibile cioe’ di attivazione della clausola di difesa collettiva prevista dall’articolo 5 del Trattato del Nord Atlantico.
PERCHE’ I DETRITI SONO UN PROBLEMA
Indipendentemente dalla causa, i detriti spaziali risultano essere un problema serio. Se appare semplice individuare e tracciare detriti di grandi e medie dimensioni, risulta essere molto piu’ complicato individuare quelli aventi dimensioni inferiri ai 10 centrimetri che viaggiano ad una velocita’ di circa 17.000 miglia orarie intorno alla Terra.
A tale velocita’ hanno la capacita’ di danneggiare e distruggere qualisasi veicolo spaziale o satellite con cui dovessero entrare in collisione. Attualmente intorno alla Terra abbiamo migliaia di detriti, rappresentati da corpi di razzi, satelliti dormienti, detriti di precedenti collisioni e test. Al momento continua a non esistere un protocollo che limiti o blocchi ogni tipo di attivita’ che puo’ generare la nascita di nuovi “proiettili vaganti”. La problematica potrebbe essere risolta con l’adozione di idonee misure per prevenire la formazione di nuovi detriti in primo luogo e l’eventuale rimozione di quelli gia’ presenti nello spazio. La tecnonolgia per la rimozione dei rifiuti spaziali dopo un primo sviluppo, si e’ arenata a seguito delle perplessita’ sorte sul carattere “dual use” della stessa, in quanto se da una parte consentirebbe la citata rimozione, dall’altra potrebbe essere utilizzata sia per effettuare attivita’ di spionaggio che di attacco.
Nonostante tali difficolta’, la crescente sensibilita’ internazionale sulla problematica ha consentito la creazione della carta “Net Zero Space”, a cura di un consorzio di aziende private che dovrebbe consentire la riduzione dei citati detriti, e la US Space Force avrebbe posto in essere lo sviluppo di diversi programmi idonei alla soluzione del problema.
CONCLUSIONI
Gli esiti di questo test hanno sicuramente posto in evidenza l’urgente necessita di sviluppare nuove norme internazionali e regole di comportamento nello spazio, tese, tra l’altro a porre in essere tutti gli sforzi internazionali per vietare (o almeno limitare) questo tipo di test, che possano causare conseguenze negative per l’ambiente spaziale intorno alla Terra. Il perseguimento di accordi multilaterali sui test ASAT che generano detriti sembrerebbe essersi impantanato negli approcci divergenti degli Stati Uniti, da un lato, e di Russia e Cina, dall’altro. Nel particolare, il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha indicato la necessita’ di sviluppare nuove norme nello spazio, ma eventi come l’ultimo test della Russia sottolineano l’urgenza di adottare un protocollo d’intesa, nel quale vengano specificate casistiche e modalità’ per l’effettuazione di test ASAT.
Ad oggi, non risulta che i sistemi ASAT siano stati utilizzati, da parte dei paesi che ne sono in possesso (Russia, Cina, USA ed India), per scopi bellici ma unicamente per test dimostrativi. Ma dalle dichiarazioni rilasciate in questi giorni da funzionari e legislatori statunitensi traspare chiaramente il loro timore che tale lancio sia indicativo degli sforzi russi in aumento per sviluppare e testare sistemi ed armi spaziali. La Federazione Russa negli ultimi anni sembrerebbe aver cercato di superare Washington nel settore spaziale, testando diverse armi anti-satellite, laser e altri armamenti che potrebbero impedire l’uso efficace dei satelliti americani e alleati.
Tale attivita’, se analizzata in un contesto piu’ ampio, potrebbe essere facilmente inquadrata come una nuova minaccia ibrida posta in essere nei confronti del mondo occidentale, in quanto, la fermezza delle dichiarazioni russe sulla non pericolosita’ dei detriti causati dal test, appare evidente che i loro esperti abbiano studiato attentamente l’operazione, pianificando pertanto sia le modalita’ di impatto, sia la direzione dei frammenti, ed essendo consci che non avrebbero causato danni alla ISS, ma che ne avrebbero causato l’interruzione delle regolari attivita’ lavorative (fino a termine emergenza). Tale test pertanto puo’ essere considerato sicuramente come una potente arma asimmetrica, a svantaggio dei Paesi occidentali che piu’ dipendono dallo spazio per comunicazioni e navigazione.
Questo ultimo tassello sembrerebbe aver rafforzato l’ipotesi di uno scenario da “Guerre Stellari”, che potrebbe vedere le due superpotenze mondiali tornare a contendersi il predominio dello Spazio, in previsione che si acquisiscano le competenze e le tecnologie per dare il via al colonialismo del XXI Secolo, ossia lo sfruttamento delle risorse su altri pianeti, senza ovviamente attendere la sigla di accordi internazionali.
Fonti:
https://www.ilpost.it/2021/11/16/russia-satellite-distrutto-detriti-spaziali-stazione-spaziale-internazionale/
https://www.agensir.it/quotidiano/2021/11/19/spazio-satellite-russo-distrutto-da-missile-il-c-ssa-dellaeronautica-militare-italiana-sorveglia-le-traiettorie-dei-frammenti/
https://www.rbc.ru/politics/16/11/2021/619393c39a79475f58e82c70
https://www.analisidifesa.it/2021/11/il-test-dellarma-antisatellite-russa-porta-la-nuova-guerra-fredda-nello-spazio/
https://magazinepragma.com/attualita/mondo/scenari-da-guerre-stellari-la-russia-colpisce-un-satellite-nello-spazio-durante-un-test-missilistico-si-alza-la-tensione-con-gli-usa/
Russian anti-satellite missile test was the first of its kind | Space
https://www.agi.it/estero/news/2021-11-16/test-russo-spazio-migliaia-pericolosi-detriti-in-orbita-14564709/
https://astronomy.com/news/2021/11/russian-anti-satellite-weapon-test-what-happened-and-what-are-the-risks
Russia tests anti-satellite missile, debris disrupts International Space Station – NASASpaceFlight.com