All’Expo 2020 Dubai va in scena il dialogo sulla Lunar Space Economy organizzato da Leonardo. Una nuova generazione interplanetaria.
L’esplorazione della luna è un tema chiave per le agenzie spaziali di tutto il mondo e sempre più anche per i privati. Il ritorno sulla superficie lunare è un fattore cruciale per lo sviluppo di una generazione interplanetaria che proteggerà l’umanità sulla Terra e che, in futuro, potrebbe anche essere chiamata a guidarci verso nuovi luoghi in cui vivere nello Spazio.Come evidenziato da Alessandro Profumo, Amministratore Delegato di Leonardo, durante il convegno “The lunar space economy.
The first steps towards an interplanetary generation” – organizzato da Leonardo con il coordinamento tecnico-scientifico di SDA Bocconi mercoledì 19 ottobre durante la Settimana dello Spazio a Expo 2020 Dubai – “Le nostre ambizioni collettive nello spazio hanno importanti risvolti anche per il nostro pianeta e per il suo futuro. Uno degli obiettivi del ritorno sulla Luna è rendere l’esplorazione interplanetaria più sostenibile utilizzando le risorse lunari. Ma ci sono ulteriori ricadute: migliorare la qualità della nostra vita sulla Terra”.
Lo spazio potrebbe, infatti, offrire risorse fondamentali che saranno scarse o costose sulla Terra. “Si pensi alle terre rare utili per i dispositivi elettronici, per esempio” – ha aggiunto Profumo. “Ci sono anche opportunità per far avanzare la scienza e la tecnologia in aree come la generazione di energia e lo stoccaggio, l’economia circolare e la robotica avanzata”.
Tecnologie per l’esplorazione, l’estrazione e il recupero di risorse e potenziali soluzioni per un creare un habitat sostenibile sulla Luna: questi sono alcuni dei temi trattati all’evento che ha visto la partecipazione di agenzie e istituzioni, università, industrie e astronauti, che hanno discusso su come creare sinergie per far sì che il risultato globale sia maggiore della somma dei singoli contributi.
“È un momento incredibile per essere nel business spaziale. I governi e le industrie di tutto il mondo hanno rapidamente ampliato le proprie capacità”, ha dichiarato Clarence William Nelson, amministratore della NASA, in apertura del suo discorso durante l’evento.
Nelson ha anche colto questa opportunità per sottolineare le forti relazioni tra la NASA e l’Italia: “Voglio ringraziare l’Italia per una partnership incredibilmente significativa: continuiamo a costruire insieme la nostra eredità; continuiamo a portare avanti l’esplorazione scientifica a beneficio dell’umanità; cerchiamo, attraverso il nostro impegno di principi condivisi, di stringere legami ancora più forti nella cooperazione internazionale nel settore spaziale”.
Una cooperazione dagli importantissimi risvolti economici come ha sottolineato il Direttore Generale dell’Agenzia spaziale europea (ESA) Josef Aschbacher: “Secondo un recente studio di PricewaterhouseCoopers (PwC), i mercati dei beni e servizi lunari dovrebbero espandersi rapidamente fino a raggiungere un totale di 170 miliardi fino al 2040, che rappresenta un’ottima opportunità per l’Europa di essere tra i top player e di plasmare il corso degli eventi. L’ESA è pronta a fare la sua parte”.
Le attività spaziali degli Emirati Arabi Uniti sono state tra i protagonisti della conferenza internazionale, con gli interventi di Sara Al Maeeni, Project scientist and communication engineer della Emirates Lunar Mission, e Hazza Al Mansouri, il primo astronauta emiratino ad andare nello spazio. In un panel con Luca Parmitano, i due astronauti hanno ricordato come nello spazio sia indispensabile lavorare tutti insieme per raggiungere gli obiettivi.
L’evento ha inoltre ricevuto l’importante contributo di Giorgio Saccoccia, Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana; Paolo Glisenti, Commissario Generale Italia per Expo 2020 Dubai; Valentina Sumini, Space Architect & Research Affiliate al MIT Media Lab; Giulio Cappellini, Designer e imprenditore; Francesca Esposito, ricercatrice dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF); Ian Lange, Associate Professor di Economia alla Colorado School of Mines; Gavin Gillett, Specialist Integrated Operations alla Rio Tinto.
Inoltre, nella mattina – sempre presso il Padiglione Italia – Leonardo ha coinvolto giovani universitari e ricercatori nel Telespazio Technology Contest T-TeC, iniziativa di open innovation che mira a promuovere l’innovazione tecnologica nel settore spaziale tra le giovani generazioni.
Fonte: Leonardo