Incidente aereo monte Galero

Incidente aereo monte Galero

L’incidente aereo sul monte Galero, costò la vita al capitano pilota Paolo Ercolani e al maggiore navigatore Piero Giraldo.

Incidente aereo monte Galero (Garessio), 18 novembre 1993 – Ore 1820, un “Tornado” dell’Aeronautica Militare è decollato da 16 minuti per una missione immediata. A bordo dell’aereo due “Pantere Nere” (appartenenti al 50° Stormo del 155° Gruppo dell’A.M. di Piacenza), il capitano pilota Carlo Ercolani di Rimini e il maggiore navigatore Piero Giraldo di Montefiascone (Viterbo).

L’incidente aereo a Garessio

Un giovane pilota e un navigatore esperto, stanno compiendo una missione di navigazione notturna a bassa quota nella zona ovest della pianura padana. La missione, denominata “954 I”, viene anticipata e viene cambiato anche il piano di volo. L’equipaggio si prepara seguendo tutte le procedure previste prima del volo, compresa l’effettuazione dei briefing meteo e prevolo. Una volta a bordo, l’equipaggio si concentra sui controlli standard e valuta le eventuali anomalie.

Duranti i controlli pre decollo, la piattaforma inerziale, il modo primario di navigazione, smette di funzionare, ma l’equipaggio è in grado di utilizzare il modo di navigazione degradato per continuare la missione. Il navigatore raccomanda anche l’uso del Tacan come backup in caso di ulteriori problemi. Nonostante la situazione non standard, l’equipaggio agisce con calma e sicurezza, seguendo le procedure previste e prendendo decisioni corrette in un tempo limitato. Infine, l’equipaggio decide di decollare, resettando la spia mentale rossa “safety” nella loro mente.

Il sistema di navigazione DOPPLER + SAHR funzionava correttamente, ma il SAHR era sfasato di 24 gradi rispetto alla realtà, creando un errore di fondo che ha influenzato gli altri strumenti. Il decollo è stato effettuato con una prua di 324° invece di 298°, subito dopo era prevista una virata per 320°, ma gli strumenti indicando già una rotta simile non vengono apportate grandi correzioni. I primi segnali che qualcosa non andava, ma il personale di bordo li ha ignorati e ha proseguito la missione.

L’incomprensioni con i controllori

Quando i controllori del traffico aereo, poco dopo, hanno comunicato la posizione errata dell’aereo, il navigatore ha ammesso che c’era un problema al sistema di navigazione. Nonostante ciò, hanno deciso di procedere, pensando che l’errore non fosse troppo grande. La loro posizione era completamente sbagliata di almeno 8 miglia ma il controllore, poco esperto, non ha ben compreso la risposta dell’aereo. Poco dopo entrarono dentro una nube e in quell’istante decisero che era il caso di salire. Purtroppo un secondo dopo davanti a loro il monte Galero.

Lo schianto avvenne alle pendici del monte, a Garessio, nei pressi della “Fontana delle Meraviglie”. Sul luogo dell’incidente fu posato un cippo in pietra, in memoria delle vittime.

Ogni anno i colleghi si recano a Garessio per depositare una corona di fiori in ricordo, con loro, i familiari delle due vittime.

Fonte: Aeronautica Militare

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