Il MEF blocca l’avvio del fondo pensione Pre.Si.Di., la previdenza complementare per il comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico.
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, guidato dal Ministro Giorgetti, ha espresso un parere contrario al testo che avrebbe permesso l’avvio del fondo pensione Pre.Si.Di. per presunte ragioni di copertura economica. Questo ha portato al ritiro dell’emendamento 7.0.9 nell’ambito del ddl 1053 all’esame del Senato.
Questo evento rappresenta l’ennesimo gesto di ingiustizia nei confronti delle donne e degli uomini in divisa.
È un affronto inaccettabile, poiché la minima spesa richiesta per i soli costi di avvio sarebbe coperta dalla legge 234/2021.
Inoltre, le deduzioni fiscali spettanti agli aderenti, previste di diritto dalla L. 124/93, 252/2005 e 205/2017, sono state messe in discussione senza motivo.
Questo atto dimostrativo di restrizione dei diritti degli appartenenti ai comparti Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico non passerà in silenzio.
Ci si interroga quando verrà proibito, con i nostri soldi, di iscrivere i nostri figli ad attività sportive, accendere mutui o acquistare medicinali per non restituirci le detrazioni o le deduzioni fiscali.
Lo comunica in una nota l’Associazione Verso Fondo PRE.SI.DI. – A.P.S. e la comunità lavoratori rappresentate.
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