Gruppo Operativo Subacquei (GOS), un reparto del Raggruppamento Subacquei ed Incursori (COMSUBIN) della Marina Militare.
Il Gruppo Operativo Subacquei (GOS) è un reparto della Marina Militare italiana, che insieme al GOI fa parte del COMSUBIN (Comando Subacquei ed Incursori).
La storia dei Palombari della Marina Militare Italiana affonda le radici nel lontano 1849, quando la prima scuola per palombari fu istituita a Genova. Nel corso delle guerre mondiali, la loro attività si intensificò notevolmente, contribuendo alla bonifica dei porti nazionali e al ripristino delle vie di comunicazione marittime ostruite dai relitti delle navi affondate.
Che cosa fa il Gruppo Operativo Subacquei (GOS)?
Oggi, i Palombari della Marina Militare continuano a svolgere il delicato compito di bonifica di ordigni inesplosi, affrontando l’eredità pesante degli scontri passati. Gli operatori del GOS si occupano anche di operazioni di salvataggio, sono qualificati come artificieri (EOD) e sono addestrati a neutralizzare ordigni improvvisati (IEDD). Essi sono in grado di condurre operazioni di sminamento, bonifica e messa in sicurezza di ordigni convenzionali o improvvisati (IED) sia in superficie che in immersione, contribuendo a garantire la sicurezza marittima in un’ampia gamma di operazioni.
Sono esperti in una vasta gamma di operazioni subacquee, compresi interventi di demolizione subacquea con l’uso di esplosivi, supporto specialistico alle agenzie militari e civili e immersioni in acque profonde con una varietà di tecniche e attrezzature subacquee sia autonome che assistite dalla superficie.
Come entrare nel GOS?
Se non sei un militare puoi partecipare ad un apposito concorso per Volontari in Ferma Iniziale (VFI) e qualora risultassi vincitore, potrai accedere ad uno specifico periodo addestrativo. Il bando per VFI viene pubblicato annualmente sulla Gazzetta Ufficiale. Per il personale in servizio invece basta fare richiesta di partecipazione alla selezione tramite bando interno.
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Prove di efficienza fisica dei candidati:
- apnea statica (min. 60”);
- nuoto, stile libero m. 50 (min. 60”);
- corsa veloce m. 300 (min. 55”);
- piegamenti sulle braccia (min. 12);
- trazioni alla sbarra (min. 5);
- corsa di fondo di m. 5000 (min. 25’);
- salita alla fune (min. 1’20” mt 3);
- salto in alto (min. 1,2 mt in qualunque stile.
Le prove fisiche e di acquaticità alle quali saranno sottoposti gli allievi del corso propedeutico Palombari sono:
- immersione in camera di decompressione a secco (15 mt).
Test fisici terrestri
- piegamenti sulle braccia (min. 12);
- trazioni alla sbarra (min. 5);
- corsa 1500 mt;
- salita alla fune.
Test acquatici in vasca:
- respirazione con mascherino ed erogatore da fermi e spostamento dei pesi sul fondo;
- togliere il boccaglio restando in apnea, a bocca aperta, per almeno 15 sec;
- allagamento/esaurimento del mascherino, respirazione senza mascherino stando fermi sul fondo;
- allagamento/esaurimento del mascherino, respirazione senza mascherino muovendo pesi sul fondo;
- apnea (minimo 60”);
- respirazione di più operatori da unica fonte di gas;
- perdita del mascherino;
- malfunzionamento dell’autorespiratore e respirazione con mezzi di emergenza GAV-JACKET;
- immersione in camera di decompressione (test ossigeno) a secco 18 mt.
I concorrenti che, avendo fatto domanda per incursore o palombaro, risulteranno idonei come VFI della Marina ma non in possesso dei requisiti richiesti per l’impiego specialistico desiderato poichè inidonei alle prove, visite o accertamenti specifici, saranno comunque inseriti nella graduatoria VFI (CEMM o CP) e, se vincitori, saranno convocati per la frequenza del corso di formazione di base da VFI.
L’addestramento dei palombari è estremamente impegnativo e prevede il superamento di numerose prove in una vasta gamma di ambienti subacquei, dalle acque poco profonde dei laghi e dei fiumi ai fondali marini più estremi. Essi sono anche qualificati come paracadutisti militari, dimostrando la loro versatilità e abilità in diverse situazioni operative. Per diventare palombaro bisogna completare con successo il corso della durata di un anno.
I nuclei SDAI
Il GOS coordina sette Nuclei SDAI (Nuclei di Sminamento Difesa Anti Mezzi Insidiosi) posizionati strategicamente in prossimità dei principali porti civili e militari in tutta la nazione. Questi nuclei sono fondamentali per la sicurezza marittima, impegnati nel recupero di sommergibili in difficoltà e nella fornitura di assistenza medica all’equipaggio. Grazie alla loro abilità di immersione profonda tramite l’utilizzo della tecnica di saturazione, i Palombari della Marina Militare sono in grado di operare a profondità estreme per prolungati periodi di tempo, dimostrando una determinazione e un coraggio senza pari.
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Un reparto versatile
I risultati ottenuti dai Palombari della Marina Militare Italiana sono riconosciuti a livello internazionale e nazionale all’interno della comunità subacquea. La loro presenza ha avuto un ruolo chiave in diverse missioni internazionali, comprese quelle nel Golfo Persico, in Albania, nel Mar Arabico durante l’operazione Enduring Freedom, in Libano, nelle missioni antipirateria nell’Oceano Indiano e in Libia. Inoltre, il GOS ha partecipato a operazioni di emergenza come il disastro della Costa Concordia e il crollo della “torre piloti” nel porto di Genova, dimostrando la loro flessibilità e capacità di rispondere a situazioni critiche.
Il GOS rappresenta un punto di forza cruciale per la Marina Militare Italiana e un’importante risorsa per la collettività. Oltre ai compiti istituzionali, i Palombari assicurano ispezioni nei siti archeologici in collaborazione con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e contribuiscono alle attività della Protezione Civile.
La reputazione del COMSUBIN, a cui il GOS appartiene, è ai massimi livelli a livello mondiale. Grazie alla loro dedizione, competenza e abilità senza pari, gli operatori del GOS sono in grado di affrontare sfide estreme e mettere in campo capacità che solo poche marine militari al mondo possono eguagliare.
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In conclusione, i Palombari della Marina Militare Italiana rappresentano veri eroi delle profondità, pronti a difendere la sicurezza marittima, salvare vite umane e preservare il patrimonio nazionale. Il loro coraggio e la loro dedizione sono un esempio tangibile del valore e della professionalità delle forze armate italiane.
Fonte: Marina Militare
Se vuoi approfondire:
- Il Gruppo Operativo Subacquei (MM);
- Diventare VFP1 – Specialità Incursori e Subacquei (MM);
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