di Luana Schepis06
Giornata internazionale dei DIRITTI DELLE DONNE, affinché ogni otto marzo possa rappresentare la continuità e il cambiamento
Il filosofo e saggista spagnolo George Santayana scriveva che la memoria stessa è un rumore interno e questa citazione è il preludio per ricordare tutte le conquiste sociali, economiche e politiche delle donne, ed è altrettanto necessario continuare a sentire quel rumore interno per non dimenticare coloro che sono state o sono ancora vittime di discriminazione e violenza.
La giornata internazionale dei DIRITTI DELLE DONNE, ha origine dai movimenti femminili politici di rivendicazione dei diritti delle donne di inizio Novecento, in particolare da una tragedia accaduta nel 1908, nella quale trovarono la morte alcune operaie di un’ industria tessile di New York, perite nell’incendio del luogo di lavoro.
Partendo da questo anno simbolico vorrei rimembrare l’ascesa dell’emancipazione femminile e le battaglie per il diritto all’autodeterminazione sotto ogni profilo: dobbiamo essere capaci di osteggiare quel becero maschilismo piaga di questa società, è doveroso essere amorevoli con noi stesse ripudiando ogni forma di violenza fisica e verbale, è necessario dare continuità alla forza prorompente di quelle donne che nel passato hanno fatto la differenza per aver combattuto il pregiudizio maschile, il servilismo, la preclusione del diritto di espressione di voto, di lavoro e istruzione. Questo riconoscimento segna il passo di un nuovo inizio verso la libertà dell’essere femminile.
Essere donna infatti significa poter decidere di diventare madre, moglie, lavoratrice, significa poter avere la libertà di abortire, di vestirsi secondo il proprio gusto, di scegliere in autonomia, essere donna vuol dire non aver paura di affermare la propria identità, essere libera di dire NO.
A tutti quegli uomini che ai giorni nostri non riconoscono la parità dei sessi, che non ci rispettano come esseri umani, che si sentono in diritto di violare il corpo di una donna, a tutti coloro che ci reputano inferiori e non diversi per natura, per chi ci sfrutta, per chi non comprende la tutela e il diritto alla maternità, disconoscendo il miracolo che la donna compie nel dare la vita ai figli delle generazioni future, vorrei semplicemente ribadire che noi NON CI ARRENDIAMO! L’uomo e la donna insieme sono la forza che muove il mondo.
“La donna uscì dalla costola dell’uomo, non dai piedi per essere calpestata, non dalla testa per essere superiore ma dal lato, per essere UGUALE, sotto il braccio per essere protetta, accanto al cuore per essere amata“ (William Shakespeare).
A tutte le donne……………..
GIOVANNA D’ARCO 1412-1431 (eroina nazionale francese)
ANNA BOLENA 1507-1536 (condannata al patibolo per presunta infedeltà)
MARIE CURIE 1867-1934 (premio Nobel per la chimica e la fisica)
RITA LEVI MONTALCINI 1909-2012 (premio Nobel per la medicina)
MADRE TERESA DI CALCUTTA 1910-1997 (missionaria della carità)
MARGARET THATCHER 1925-2013 (primo ministro del Regno Unito)
MALALA YOUSAFZAI 1997 (premio Nobel per la pace, attivista per l’affermazione dei diritti civili e il diritto all’istruzione delle ragazze nei paesi musulmani)