E’ meglio non sottovalutare l’impatto della diffusione di foto in divisa sui profili social: privacy, norme e risvolti disciplinari.
La questione della pubblicazione di foto in divisa, in particolare sui social network è complessa e suscita pareri contrastanti.
Alcuni vedono la pubblicazione di foto in divisa come una dimostrazione d’orgoglio e d’appartenenza, mentre altri ritengono che questa ostentazione ed esibizione siano contrarie alla rigidità e alla severità richieste a chi ha deciso di intraprendere una carriera militare.
Perché non si possono pubblicare foto in divisa?
Non è espressamente vietato (tranne qualche eccezione), ma la pubblicazione di foto in divisa, specialmente su piattaforme social o di messaggistica istantanea, può sollevare diverse questioni:
- Rispetto per la privacy: I social media non sono completamente privati. Nonostante le impostazioni di privacy, le informazioni personali e le immagini possono essere facilmente diffuse su Internet.
- Decoro della divisa: La pubblicazione di foto in divisa può essere vista come un’ostentazione che va contro la serietà e la professionalità richieste a chi serve nelle Forze Armate o nelle Forze dell’Ordine.
- Regolamenti specifici: Alcune Forze Armate e Forze dell’Ordine hanno regolamenti che vietano la pubblicazione di foto in divisa. Ad esempio, l’Arma dei Carabinieri in Italia ha un regolamento che proibisce la pubblicazione di foto in divisa sui social media.
- Sicurezza: La pubblicazione di foto che mostrano mezzi, materiali, armi o strutture militari può comportare rischi per la sicurezza nazionale e può portare a sanzioni molto severe.
Pertanto, sebbene non esista una regola universale che vieti la pubblicazione di foto in divisa, è importante considerare questi fattori e agire con cautela e rispetto.
Cos’é vietato fotografare?
E’ bene ricordare che nei c.d. selfie può finirci anche qualcos’altro, ed ecco che una foto innocente o goliardica può trasformarsi in un procedimento disciplinare. A titolo esemplificativo ricordiamo che è severamente vietata la divulgazione di notizie riguardanti:
- Ordinamento e dislocazione delle forze armate, sia in pace sia in guerra;
- Efficienza ed impiego delle forze armate;
- Preparazione delle forze armate;
- Metodi ed impianti di comunicazione per le forze armate;
- Mezzi ed organizzazione dei trasporti;
- Dotazioni, scorte e commesse di materiale delle forze armate;
- Fortificazioni, basi ed impianti delle forze armate;
- Stabilimenti civili di produzione bellica ed impianti civili per produzione di energia;
- Mobilitazione militare e civile;
- Pubblicazioni, documenti, atti d’ufficio;
- Pensiero ed attività del governo.
Conclusioni
Pubblicare foto è una scelta personale, ma quando si indossa un’uniforme in generale bisogna ricordarsi che non si rappresenta solo se stessi. La questione della pubblicazione di foto in divisa è delicata e dipende da vari fattori, pertanto prima di pubblicare, condividere o taggare valutate attentamente quali potrebbero essere le conseguenze…
Di seguito vi lasciamo il link di approfondimento riguardante la libertà di espressione e l’uso consapevole dei social network, buona lettura!
Leggi anche: Uso consapevole dei social network
Riferimenti:
– Sentenza n. 124 del 18 febbraio 2021, il T.A.R. Emilia Romagna;
– art. 262 del codice penale;
– art. 615 bis codice penale;
– art. 720 comma 5 lett. b D.P.R. 90/2010;
– DPCM 7/2009 e R.D. 11 luglio 1941, n. 1161 (anche se abrogato);
– Circolare nr. 40/8-1-2013 del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri;
– Consiglio di Stato, sez. III, 13 ottobre 2020, n.6150.
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