Finanziato dall’ASI, il secondo satellite Cosmo-Skymed di seconda generazione spicca il volo e si ingrandisce la costellazione.
Il secondo satellite della costellazione COSMO-SkyMed, finanziata dall’Agenzia Spaziale Italiana con fondi assegnati dal Ministero dell’Università e della Ricerca e dal Ministero della Difesa, è stato lanciato dalla base di Cape Canaveral Air Force Station. La costellazione rappresenta un fiore all’occhiello dell’industria spaziale italiana, con Leonardo e le sue joint venture Thales Alenia Space e Telespazio e con il contributo di un numero significativo di piccole e medie imprese
Dopo diversi rinvii, dovuti anche al maltempo, è stato lanciato con successo il secondo satellite della costellazione italiana COSMO-SkyMed di Seconda Generazione (CSG) promossa dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) con il contributo del Ministero dell’Università e della Ricerca e dal Ministero della Difesa. Il decollo è avvenuto questa notte alle 00.11 italiane dalla base di Cape Canaveral Air Force Station a bordo del vettore Falcon 9 della società americana SpaceX.
Un nuovo importante traguardo per l’Italia che con questo lancio si aggiudica nuovamente un posto di primo piano nel campo dell’Osservazione della Terra. Con il secondo satellite della costellazione, il sesto in orbita, saranno ampliate l’operatività e le capacità complessive dell’intera costellazione COSMO-SkyMed, in linea con gli obiettivi prefissati dall’ASI e dal Ministero della Difesa, che ne hanno promosso, finanziato e diretto, nel ruolo di committenti, l’intero programma di sviluppo.
COSMO-SkyMed è la prima costellazione di satelliti a uso duale che da oltre quindici anni è impegnata nel monitoraggio dell’ambiente e del territorio, nella sicurezza e nella gestione delle emergenze. I dati raccolti dai satelliti radar COSMO-SkyMed permettono di fornire informazioni utili sia a supporto della vita quotidiana di tutti i cittadini, sia a tutelare e preservare il nostro Pianeta.
La costellazione consente di misurare l’impatto dei cambiamenti climatici, monitorare la gestione delle risorse naturali da parte dell’uomo, come ad esempio l’eccesso di sfruttamento agricolo e dell’allevamento di bestiame, misurando l’urbanizzazione, rifiuti abusivi e la gestione delle risorse idriche. I dati radar di COSMO-SkyMed consentono di ottimizzare la classificazione dei terreni e il monitoraggio delle colture durante il ciclo di crescita, al fine di ottimizzare I raccolti, e di osservare monumenti, edifici storici o aree archeologiche studiandone i cambiamenti nel tempo.
“Il lancio del secondo satellite della nuova generazione COSMO-SkyMed rappresenta un ulteriore importante passo – sottolinea il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana Giorgio Saccoccia – per assicurare la continuità e il consolidamento di una straordinaria infrastruttura, un’eccellenza tecnologica Italiana riconosciuta a livello mondiale, capace di garantire i più sofisticati servizi di monitoraggio e osservazione del nostro pianeta. La seconda generazione è infatti caratterizzata, grazie ai significativi investimenti dell’ASI e della Difesa Italiana, da nuove funzionalità, migliori prestazioni e maggiore flessibilità di utilizzo che abilitano innovativi servizi ed applicazioni per la crescita economica e sociale del nostro Paese.”
“La costellazione di satelliti COSMO-SkyMed di seconda generazione costituisce una risorsa di fondamentale importanza per la Difesa, grazie alle capacità di osservazione della Terra in qualsiasi condizione meteorologica. – ha commentato Lorenzo Guerini, Ministro della Difesa. “A livello strategico, consentirà alla Difesa di avere un quadro informativo costantemente aggiornato dei potenziali fattori di rischio e la tempestiva valutazione della situazione operativa, al fine di supportare il processo decisionale per operare le scelte più opportune. Con questo programma l’industria nazionale spaziale conferma la propria posizione di leadership nello sviluppo dei sistemi ad alta tecnologia, in particolare radar e sensori ad altissima risoluzione. Questo risultato è frutto della forte sinergia tra università e industria, corroborata dalle competenze dei nostri tecnici civili e militari, nonché dalla proficua osmosi di esperienze e conoscenze tra Difesa e Agenzia Spaziale italiana, patrimonio da mantenere e valorizzare negli anni per presidiare la sovranità tecnologica nazionale. Il programma COSMO-SkyMed rappresenta, inoltre, una opportunità importante per future ulteriori cooperazioni in ambito internazionale”.
“Uno dei punti di forza del settore spaziale e aerospaziale del nostro Paese è la completezza della sua filiera industriale e della ricerca – ha dichiarato Maria Cristina Messa, ministro dell’Università e della Ricerca -. Questa autonomia strategica ha permesso di sviluppare, negli anni, capacità ed expertise di forte competitività internazionale e proprio in questo contesto è stata concepito e realizzato COSMO-SkyMed. Grazie ai satelliti di Seconda generazione avremo una qualità dei dati ottenuti ancora migliore e la possibilità, per esempio, di continuare a studiare, con precisione e puntualità sempre maggiori, i trend dei processi naturali e antropici che la comunità scientifica italiana e internazionale stanno monitorando da più di un decennio proprio attraverso questa costellazione. Dovendo affrontare transizioni ecologiche e cambiamenti climatici, agire su questo fronte e investire nella ricerca può rivelarsi determinante”.
“Il lancio del nuovo satellite della seconda generazione della costellazione di COSMO-SkyMed dimostra tutta l’ambizione italiana nel campo dell’Osservazione della Terra e la nostra straordinaria competenza nei payload radar (SAR) – ha dichiarato Vittorio Colao, ministro per l’Innovazione tecnologica e la Transizione digitale con delega allo spazio. “Una competenza fatta di grandi capacità industriali (quali Leonardo e le sue joint venture Thales Alenia Space e Telespazio) ma anche dal contributo di numerose PMI nazionali e un ecosistema di soggetti pubblici e privati estremamente dinamico e competitivo. Grazie alle due generazioni di satelliti COSMO-SkyMed riusciamo a migliorare la qualità delle informazioni critiche e rendere più veloce la trasmissione dei dati. I 5 satelliti in orbita, dal 2008 a oggi hanno acquisito 2 milioni di immagini, monitorando 7 miliardi di chilometri quadrati, circa 14 volte l’intera area del pianeta, riusciamo inoltre a sviluppare un numero maggiore di applicazioni in aree strategiche quali i cambiamenti climatici, l’agricoltura di precisione, il controllo delle infrastrutture critiche, la gestione delle emergenze (incendi, terremoti, inondazioni), la sicurezza marittima e il controllo delle coste e grazie a Telespazio e ASI i dati COSMO-SkyMed sono commercializzati in tutto il mondo”.
“Questo lancio rappresenta un nuovo successo per l’Italia nello Spazio ed è il risultato d’investimenti e di competenze frutto dello sforzo comune di istituzioni, comunità scientifica e industria. In prima fila c’è Leonardo, con Thales Alenia Space e Telespazio, alla guida di una vasta rete di piccole e medie imprese – ha dichiarato Alessandro Profumo, amministratore delegato di Leonardo. “La visione lungimirante e di sistema che ha ispirato COSMO-SkyMed è la stessa che ci deve guidare oggi nell’affrontare, come Paese, le sfide della New Space Economy e trasformarle in opportunità per la ripresa: Leonardo è pronta a fare la sua parte”.
L’alta accuratezza delle immagini di COSMO-SkyMed e l’elevata risoluzione spaziale e temporale sono un potente strumento per tenere sotto controllo il movimento del suolo e osservare infrastrutture strategiche come dighe, ponti o edifici. I dati forniti dalla costellazione rappresentano una risorsa fondamentale anche per la salvaguardia dell’ambiente marino e la sua sicurezza.
In questo programma l’industria italiana gioca un ruolo di primo piano, con Leonardo e le sue joint venture Thales Alenia Space e Telespazio, insieme a un numero significativo di piccole e medie imprese. Thales Alenia Space (Thales 67%, Leonardo 33%) è la capocommessa responsabile dell’intero sistema, mentre Telespazio (Leonardo 67%, Thales 33%) ha realizzato il segmento di Terra e ospita nel Centro spaziale del Fucino il centro di comando e controllo della costellazione. Leonardo contribuisce inoltre al programma fornendo i sensori di assetto stellare per l’orientamento del satellite, i pannelli fotovoltaici e le unità elettroniche per la gestione della potenza elettrica. I dati generati dai satelliti Cosmo-SkyMed sono commercializzati in tutto il mondo dalla società e-Geos (Telespazio 80%, ASI 20%).
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Fonte: Ministero della Difesa