Comunicato Nsc Lazio: Le Centrali Operative di Roma e del Lazio sono in affanno – quando verrà assegnato un congruo numero di operatori?
Il 19 novembre scorso, è stato pubblicato su “il Messaggero di Roma” l’articolo di stampa intitolato “troppe richieste d’aiuto, centralini del 112 in affanno. Da gennaio altri operatori”.
Dall’analisi dei dati in esso riportati, è più che eloquente l’aumento del numero di chiamate di emergenza rispetto allo scorso anno, +700mila, numero che ha portato ad un incremento degli operatori del 112NUE di ben 40 unità che saranno già operativi dal prossimo gennaio, mentre altri 100 resteranno in graduatoria per provvedere ai quasi certi bisogni in occasione del Giubileo – si legge in una nota della Segreteria regionale Lazio del Nuovo Sindacato Carabinieri.
“In un mondo utopico ciò comporterebbe un medesimo aumento del personale di Polizia in servizio presso le Centrali Operative del Lazio, perché, per chi non ne fosse a conoscenza, le richieste che giungono presso il numero unico di emergenza 112NUE, vengono acquisite da quel personale e poi transitate alle varie Centrali Operative in base alla dislocazione sul territorio ed al tipo di intervento da fornire.
Purtroppo invece, il dato reale ci restituisce un quadro allarmante” dichiara Cristiano Celletti Segretario, regionale Lazio del Nuovo Sindacato Carabinieri NSC
Problema della grave carenza di risorse umane
“la quasi totalità delle Centrali Operative del Lazio è sempre più in sofferenza. Preoccupante ad esempio è il dato che proviene dai nostri associati romani, che denunciano la mancanza di personale dall’organico di decine di unità nella sola Centrale Operativa di Roma, che dovrebbe essere il fiore all’occhiello della centrali operative dell’Arma e che invece è costretta giornalmente a far fronte alla grave carenza organica, cui si sopperisce con il solo senso di responsabilità del personale attualmente in servizio, che riesce a garantire il servizio ai cittadini rinunciando anche a giorni di ferie o riposo” prosegue Celletti.
Enormi difficoltà anche per raggiungere la sede di servizio
“Il personale che presta servizio alla Centrale Operativa di Roma oltre a far fronte alla mancanza di un considerevole numero di risorse umane, è anche costretto a fare i conti con le difficoltà legate al raggiungimento della sede, dislocata nel tridente cittadino ed in ZTL, e quindi impossibile da raggiungere con i mezzi propri in quanto zona a traffico limitato e senza alcun posto macchina disponibile.
Così come è anche impossibile l’utilizzo nei due turni serali del trasporto pubblico poiché il servizio di metro cittadino termina l’ultima corsa a ridosso dei due turni notturni” sottolinea Sabatino Mastronardi Segretario regionale Lazio del Nuovo Sindacato Carabinieri.
“Ci auguriamo quindi per il bene degli operatori e soprattutto dei cittadini ai quali si deve fornire un adeguato standard qualitativo e di efficienza, che questa richiesta venga adeguatamente vagliata e che si giunga al più presto quantomeno al ripianamento dell’organico di ogni singola Centrale Operativa dell’Arma, cuore e centro nevralgico del Reparto” concludono i due sindacalisti.