Cani robot: Straordinarie capacità di intelligence e di sorveglianza, rilevazione di pericoli e trasmissione dati in tempo reale.
Negli ultimi cinque anni, i cani robot hanno conquistato la rete grazie a video che mostrano le loro straordinarie capacità, dall’apertura di porte, all’esecuzione di acrobazie, al trasporto di oggetti. Durante l’era della pandemia, i robot sono stati utilizzati per promuovere il distanziamento sociale e ridurre i rischi per il personale medico negli ospedali.
Cosa fanno i cani robot?
Oggi, questi cani ad alta tecnologia vengono pubblicizzati come un miglioramento della sicurezza e già da tempo vengono utilizzati per il pattugliamento e il controllo di basi militari, confini nazionali e grandi aziende.
Svolgono un’ampia varietà di ruoli legati all’intelligence, alla sorveglianza, all’acquisizione di obiettivi e alla ricognizione. Possono trasportare sensori elettro-ottici, acustici e altri strumenti, permettendo loro di essere gli occhi e le orecchie delle forze di difesa e sicurezza. Possono fungere da nodi di rete di comunicazioni mobili, simili a torri cellulari miniaturizzate che possono essere rapidamente implementate in situazioni in cui l’infrastruttura di comunicazione è carente. I modelli più recenti sono dotati di antenne Wi-Fi e 5G integrate di serie, rendendoli gestibili anche a migliaia di chilometri di distanza.
I cani robot sono in grado di individuare mine o altri pericoli prima del passaggio di convogli militari o di veicoli che trasportano personalità di spicco. Si possono utilizzare anche per rilevare sostanze chimiche, biologiche, radiologiche e nucleari (CBRN). Oppure si possono utilizzare per entrare all’interno di edifici in fiamme o che rischiano di crollare alla ricerca di vite umane.
Come potrebbero essere utilizzati in futuro?
Al momento, come abbiamo detto, il loro utilizzo è limitato alla sorveglianza, ma le aziende produttrici non escludono che possano presto essere impiegati anche nei teatri operativi. Informazioni certamente non proprio rassicuranti, se pensiamo alla recente esplosione dell’intelligenza artificiale, che, unita a queste tecnologie, fa pensare a scenari apocalittici.
È ovvio che se è possibile collegare qualunque tipo di sensore a uno di questi robot, teoricamente potrebbero trasportare anche piccole armi da fuoco e munizioni. Inoltre, la capacità ricetrasmittente unita a quella di individuare obiettivi potrebbe essere utilizzata per trasmettere i dati di un bersaglio a un’unità militare situata a distanze considerevoli.
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I modelli più all’avanguardia
Esistono diversi modelli di cani robot sul mercato, ma quelli che hanno suscitato maggior scalpore sono sicuramente il Vision 60 della Ghost Robotics e Spot della Boston Dynamics.
Il Vision 60 è stato progettato per compiti prettamente militari e di polizia, mentre Spot è stato creato per ispezionare aree a rischio all’interno di impianti industriali, dove l’inalazione di gas o la presenza di sostanze tossiche potrebbe costituire un grave pericolo per la vita umana.
In conclusione, i cani robot rappresentano una nuova frontiera nella sicurezza e nell’intelligence, offrendo una vasta gamma di possibilità operative. Tuttavia, è fondamentale affrontare le implicazioni etiche e le questioni legate all’uso militare di queste tecnologie per garantire che siano impiegate in modo responsabile e per il bene comune.
Per approfondire:
– VISION 60 Q-UGV per applicazioni di difesa e aziendali;
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