LA VIOLENZA SULLE DONNE è un tema sentito ed è necessario non abbassare i riflettori in nessun ambito lavorativo.
Con l’entrata delle donne nella compagine militare, molti sono stati i progressi e l’attenzione rivolta verso questa nuova realtà: la Difesa italiana si è mostrata fin da subito attenta alla promozione e alla protezione dei diritti delle donne.
In questo senso è opportuno ricordare l’emanazione della direttiva interforze denominata « Linee guida in tema di parità di trattamento, rapporti interpersonali, tutela della famiglia e della genitorialità », dove non mancano riferimenti agli atteggiamenti e alle condotte devianti.
Sebbene ci sia stato un radicale cambiamento soprattutto nella mentalità degli stessi appartenenti alle Forze armate, l’Ordinamento Militare a tutt’oggi non contempla il reato di violenza o molestie sessuali: una grave lacuna a cui le istituzioni dovrebbero far fronte, attraverso l’introduzione nel Codice Penale Militare di Pace e di Guerra di reati corrispondenti a quelli di violenza privata, violenza sessuale e atti persecutori (stalking).
Nel caso specifico, il reato di violenza sessuale o molestie è perseguibile dal Codice Penale Ordinario e il fatto di essere un militare comporta semplicemente una circostanza aggravante.
In caso di violenza, la denuncia può essere ad oggi veicolata tramite canali esterni (quindi al giudice ordinario) o attraverso canali interni, ossia al Comandante di Corpo a cui è demandato valutare o meno la perseguibilità a livello penale poiché il Codice Penale Militare di pace non prevede la querela.
LA VIOLENZA SULLE DONNE è un tema sentito ed è necessario non abbassare i riflettori, a tal proposito preme veicolare il messaggio che NESSUNO È AUTORIZZATO A PERPETRARE VIOLENZA IN NESSUN AMBITO LAVORATIVO e NESSUNO è costretto a subire.
Sarebbe auspicabile attraverso la sinergia di RAPPRESENTANZA e SINDACATI attenzionare la questione relativa all’aggiornamento dei Codici Penali Militari di Pace e di Guerra: un passo importante e un eco con il quale diffondere che NESSUNA VIOLENZA RIMANE IMPUNITA O SOTTACIUTA, neanche all’ interno di questa realtà lavorativa.
Fonte: Militari Uniti
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