di MILITARI GUARDIA COSTIERA
Tavolo concertativo, l’intervento del delegato Co.Ce.R, Primo Luogotenente Antonello Ciavarelli: Legge “Di Paola” un fallimento.
Durante il tavolo concertativo in corso per il triennio economico 2019-2021 è intervenuto, anche se, per soli tre minuti il Primo Luogotenente Antonello Ciavarelli. Seppur ridotto il tempo d’intervento, non si è lasciato sfuggire l’occasione per porre l’accento su varie tematiche di notevole interesse per tutto il comparto difesa e, nello specifico, per la Marina Militare e il Corpo delle Capitanerie di Porto.
Il Delegato, nel concordare con chi in precedenza prima di lui ha sollevato il problema, pone immediatamente l’attenzione sull’insufficienza dei fondi stanziati. Mancanza che, secondo Ciavarelli, potrebbe portare alla necessità di un aumento delle risorse da destinare agli emolumenti accessori fondamentali per il pagamento dell’eccedenze lavorativo che, il sempre più esiguo, personale della Forza Armata è chiamato, comunque a prestare. Prosegue il ragionamento definendo le accessorie, ancor prima delle fisse e continuative, “necessarie come l’aria” per il funzionamento della Marina Militare.
Fallimento legge Di Paola
Da qui, si aggancia alla c.d. “Legge Di Paola” definendola un “fallimento”. Aggiunge che gli equipaggi sono al limite e che presto si renderà necessario mettere in disarmo anche navi funzionanti. Situazione definita sia come dannosa per il prestigio della Marina Militare che destabilizzante per gli equilibri internazionali e, aggiunge, per la pace del mondo.
Durante l’intervento, Ciavarelli, non ha solo rimostranze ma anche possibili soluzioni. Ciò di cui le Forze Armate hanno bisogno, secondo il Delegato, è la equiordinazione delle indennità accessorie tra il Comparto Difesa e il Comparto Sicurezza, ad oggi notevolmente differenziate, al fine di valorizzare il lavoro straordinario del personale militare, che comunque è chiamato a prestare per mantenere efficienti i reparti, invece che di mortificarlo.
Prende come esempio i Compensi Forfettari, tipici del solo Comparto Difesa, usati per la remunerazione della maggior parte delle attività extra lavorative svolte dal personale militare, attività comunque necessarie e da svolgere. Infatti, spiega Ciavarelli, il rapporto tra Compenso Forfettario e Straordinario è di tre a uno, ovvero per avere pari importo di un’ora di Straordinario il militare deve svolgere almeno tre ore di lavoro con il Compenso Forfettario. È un argomento che intende approfondire il più possibile a tutela del lavoro svolto dai militari.
Termina l’intervento ricordando che resta ancora non risolto il nodo della previdenza complementare per i Comparti Difesa e Sicurezza chiedendo l’apertura della trattativa in parallelo con l’attuale concertazione o comunque immediatamente dopo la conclusione della stessa. Aggiunge che è necessaria una previdenza complementare specifica per i militari.
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