Ricorso al TAR per una richiesta di accesso agli atti negata

Ricorso al TAR per una richiesta di accesso agli atti negata

Il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) per il Lazio per una richiesta di accesso agli atti negata ad un graduato dell’Esercito.

Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) per il Lazio, con una recente sentenza, ha accolto il ricorso di un graduato dell’Esercito Italiano, per una richiesta di accesso agli atti negata. La pronuncia, sotto il profilo del diritto, è molto importante perchè ribadisce secondo noi alcuni dei concetti fondamentali sull’applicazione della normativa riguardante l’accesso ai documenti amministrativi e sui diritti dei militari.

Il Caso in Breve

Il ricorrente, in servizio presso un Reparto dell’Esercito Italiano, aveva richiesto il trasferimento temporaneo per esigenze familiari. A seguito di un preavviso di rigetto dell’istanza, il militare aveva presentato un’istanza di accesso agli atti per ottenere documentazione utile a supportare le proprie controdeduzioni.

La richiesta riguardava documenti relativi a:

  • Pareri gerarchici sul trasferimento;
  • Piante e tabelle organiche delle sedi interessate;
  • Movimenti di personale (ordinari e straordinari) relativi al grado del ricorrente presso le sedi sia di assegnazione che desiderate.

L’Amministrazione aveva fornito una risposta parziale, limitandosi a fornire dati percentuali e negando l’accesso integrale alle tabelle organiche, qualificandole come dati classificati. La mancata risposta completa ha spinto il militare a ricorrere al TAR.

La Decisione del TAR Lazio

Il Tribunale ha accolto il ricorso, chiarendo i seguenti punti:

  1. Necessità dell’accesso per la tutela degli interessi giuridici:
    Il TAR ha ribadito che, ai sensi dell’art. 24, co. 7, della L. n. 241/1990, il diritto di accesso deve essere garantito quando i documenti richiesti sono necessari per curare o difendere interessi giuridici. Non spetta all’amministrazione valutare l’utilità dei documenti ai fini difensivi.
  2. Ampiezza della documentazione richiesta:
    Il Tribunale ha riconosciuto la rilevanza della documentazione per supportare la tesi del ricorrente, in particolare sul principio secondo cui per ottenere un trasferimento temporaneo non è necessaria l’identità di mansioni tra la sede di partenza e quella di destinazione, ma solo la presenza di posizioni vacanti con pari posizione retributiva.
  3. Accesso alle tabelle organiche:
    Pur confermando che le tabelle organiche sono documenti classificati, il TAR ha disposto che il ricorrente possa prenderne visione, senza possibilità di estrazione di copie, in quanto tale modalità rappresenta un corretto bilanciamento tra esigenze di segretezza e diritto alla difesa.

Disposizioni Finali e Condanna alle Spese

Il TAR ha ordinato all’Amministrazione di:

  • Consentire la visione della documentazione richiesta, con un termine di 30 giorni per ottemperare alla sentenza;
  • Rifondere al ricorrente le spese di lite, quantificate in € 2.000,00 oltre accessori di legge.

Implicazioni della Sentenza

Questa pronuncia sottolinea l’importanza del diritto di accesso agli atti amministrativi, soprattutto in contesti dove emergono esigenze di tutela giuridica. La decisione rappresenta un precedente significativo per i militari e gli altri dipendenti pubblici che necessitano di documentazione per sostenere le proprie istanze o contenziosi amministrativi.

Considerazioni finali

Il caso dimostra come il diritto di accesso agli atti sia uno strumento essenziale per garantire trasparenza e tutela dei diritti. La sentenza del TAR Lazio non solo fornisce indicazioni chiare sull’applicazione della normativa, ma riafferma l’equilibrio necessario tra riservatezza amministrativa e diritti difensivi.


Riferimenti:
art. 42-bis del D.Lgs. n. 151/2001 (Assegnazione temporanea).
– art. 1048 del D.P.R. n. 90/2010.
– Sentenza T.A.R. Lazio N.20731/2024 del 21/11/2024.


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