Procedimenti disciplinari ai sindacati militari

Sindacato Italiano Autonomo Militare Organizzato Esercito

Procedimenti disciplinari ai sindacati militari: La posizione del SIAMO Esercito durante l’incontro del 24 ottobre.

Riceviamo e pubblichiamo la lettera integrale dal titolo “𝐈𝐧𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐫𝐢𝐧𝐧𝐨𝐯𝐨 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐚𝐭𝐭𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝟐𝟒 𝐨𝐭𝐭𝐨𝐛𝐫𝐞 𝟐𝟎𝟐𝟒” del Direttivo Nazionale del SIAMO Esercito. Le parole espresse dal delegato, durante l’incontro odierno con la Funzione Pubblica, sottolineano le preoccupazioni tra le associazioni per i procedimenti disciplinari in corso:

Buongiorno a tutti i presenti,
Sono il delegato del S.I.A.M.O Esercito e sono qui, su mandato del Direttivo Nazionale, unicamente per leggervi una comunicazione da parte della nostra associazione sindacale.

Desideriamo ringraziare i tecnici della Funzione Pubblica e delle altre articolazioni ministeriali presenti, che fin dal primo incontro si sono sempre dimostrati disponibili nei riguardi dei rappresentanti delle associazioni professionali sindacali.

Il S.I.A.M.O Esercito ha sempre partecipato alle riunioni contrattuali con serietà e rispetto, conscio dell’importante ruolo affidatogli e della fiducia ricevuta dal personale rappresentato.

Ma oggi questo non sarà possibile a causa delle circostanze che sono avvenute e stanno avvenendo all’interno del Comparto Difesa. Il nostro Segretario Generale, a seguito di un comunicato stampa firmato dal Direttivo Nazionale, dal contenuto prettamente sindacale e dai toni assolutamente non offensivi, è stato dapprima sottoposto ad inchiesta formale e la scorsa settimana è stato sanzionato con un provvedimento di sospensione dall’impiego per due mesi.

Un altro Segretario Generale è tuttora oggetto di inchiesta formale, sempre in relazione alla linea sindacale messa in atto dall’associazione sindacale di cui è il massimo esponente.

Almeno altre due associazioni sindacali dell’Arma dei Carabinieri sono state raggiunte da contestazioni che possono portare anche alla rimozione dall’Albo sindacale ministeriale.

Tutti questi provvedimenti dovranno essere contestati giuridicamente, in quanto in assenza di un organismo terzo conciliatorio, ad oggi l’Amministrazione svolge il contestuale ruolo di accusa e giudice allo stesso tempo.

C’è voluto molto tempo affinché alla sentenza della Corte Costituzionale del 2018, che imponeva allo Stato italiano il riconoscimento di organismi sindacali per i militari, fosse dato adempimento tramite la controversa Legge n. 46/2022.

Ebbene, le associazioni sindacali si sono fatte trovare pronte a questo importante cambiamento. Lo stesso non si può dire, a nostro avviso, che sia sempre avvenuto da parte di alcune articolazioni degli Stati Maggiori delle Forze Armate, che continuano a interpretare le A.P.C.S.M. come un pericoloso ostacolo e non quali rappresentanti scelti dal personale militare con i quali instaurare un proficuo dialogo a favore della risoluzione delle numerose problematiche che affliggono oggi il Comparto Difesa e Sicurezza.

E forse non è neanche una casualità il fatto che siano proprio le prime due associazioni per numero di iscritti del Comparto Difesa quelle i cui Segretari Generali sono stati sottoposti a procedimento disciplinare. Ma il perché di questa probabile casualità preferiamo lasciarlo alle vostre considerazioni personali.


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