Le proposte di USMIA Marina per il rinnovo contrattuale

USMIA Marina Militare e Guardia Costiera

Le proposte di USMIA Marina e Guardia Costiera per il rinnovo contrattuale presso il Dipartimento della Funzione Pubblica.

Roberto Mangione

Roma, 22 ottobre 2024 – Aggiornamento riguardante le attività e i lavori in essere presso il Dipartimento della Funzione Pubblica. Di seguito le proposte che USMIA Marina e Guardia Costiera intende portare avanti per il rinnovo contrattuale:

Perdita di potere d’acquisto

In risposta alle attuali difficoltà economiche per aumentare le risorse messe a disposizione dal governo, è stata con decisione richiesta in ogni audizione ed ottenuta l’allocazione di circa il 90% dei fondi stanziati alle voci fisse degli stipendi.

Questo intervento si tradurrà in un incremento netto di circa 95-100 euro, per la carriera iniziale dei colleghi della categoria graduati, con progressioni proporzionali in funzione del grado e dell’anzianità posseduta nei vari ruoli.

Allocazione delle risorse

Il rimanente 10% delle risorse destinate al comparto difesa sarà indirizzato alle indennità accessorie. Considerando la limitata disponibilità finanziaria (circa 25 milioni di euro), si intende concentrare gli sforzi per la Marina e Guardia Costiera su indennità significative, tra cui:

Indennità di presenza notturna

Questa indennità, chiesta da Usmia sin dalla prima audizione, in forza di un principio di equiordinazione, è regolamentata per le Forze di Polizia dall’articolo 12, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 18 giugno 2002, n. 164 e riguarda il personale impiegato in turni di servizio effettuati tra le ore 22:00 e le ore 6:00. Si è richiesto che, anche il personale delle Forze Armate e dunque Marina e Guardia Costiera, abbia pieno Diritto a beneficiarne. Questa indennità si somma a quelle già previste per specifiche attività notturne (es. personale in navigazione, militari di guardia, operazioni di polizia marittima) perequativa così, dei tanti disagi patiti dal personale impiegato nei servizi notturni.

Aumento delle indennità per incursori e sommozzatori

È fondamentale richiedere un incremento dell’indennità d’Immersione, poiché le profondità per le quali è prevista questa indennità non sono state aggiornate ormai da troppo tempo. Questo adeguamento è necessario per riflettere le reali condizioni operative e il rischio associato all’attività subacquea svolte da detto personale altamente esposto a manifesti e gravosi fattori di rischio.

Incremento dell’indennità per i soccorritori marittimi della Guardia Costiera Italiana

Usmia Marina e Guardia Costiera, con perseveranza, ha richiesto un fondamentale incremento dell’indennità per i Soccorritori Marittimi, oggi stabilita a poche decine di euro mese. Si ritiene infatti, che tale nuova figura professionale, specializzata nel salvataggio in mare con impiego diretto da bordo, in considerazione del corrispettivo indennizzo mensile riconosciuto, sia indubbiamente svilita nella quantificazione dell’emolumento oggi percepito.

Detto personale è infatti giornalmente esposto a difficoltà operative di alto rischio per la propria stessa incolumità nel salvataggio di vite umane in mare, rese in qualunque condizione meteo e che non può ’ trovare certamente ristoro, nella modesta cifra di 20 euro nette mese, commisurate alle restanti omologhe indennità operative di rischio garantite nel comparto.

Aumento dei CFG (Compensi Forfettari di Guardia)

In merito ai compensi forfettari di guardia, si evidenzia che la forfetizzazione rappresenta di certo una penalizzazione per i militari tutti. Tuttavia, è altrettanto chiaro che le risorse necessarie per abolire questa forma di compenso sono e sarebbero impossibili da reperire, come ampiamente confermato dal Governo per garantire la funzionalità nei singoli comparti.

Pertanto, Usmia Marina e Guardia Costiera unitamente ad Usmia Interforze, ha ritenuto cruciale di richiedere coesa un aumento dei compensi forfettari di guardia per i militari, al fine di garantire e mitigare in parte, una remunerazione più adeguata e proporzionata al disagio delle 24 ore continuative di servizio e alle responsabilità in esse assunte.

Aumento Economico del CFI

In ragione del bilanciamento delle risorse nel più ampio concetto costo/ sacrifico, imposto dalla lunga navigazione e dalle estenuanti missioni in mare per il personale navale di Marina e Guardia Costiera, impiegato anche per lunghissimi mesi lontani dai nuclei familiari e dalla terra ferma, si ritiene oltremodo insufficiente il valore odierno monetario di un CFI. L’emolumento netto infatti, meno di 40 Euro al giorno (inferiore a due euro l’ora in attività in mare), non può ’ che ritenersi insufficiente a compensare il gravosissimo disagio vissuto dal personale. Usmia Marina e Guardia Costiera ne ha chiesto con fermezza un incremento indispensabile della misura economica giornaliera da corrispondere, considerata l’operatività necessaria e diversificata, nei teatri operativi e dispositivi navali d’impiego di Forza Armata.

Valorizzazione Economica dei ruoli apicali

In considerazione degli impegni assunti con la precedente concertazione, Usmia Marina e Guardia Costiera ha richiesto il rispetto della valorizzazione economica apicale, attraverso un sistema che possa garantire, attraverso una rimodulazione delle finestre riferite agli assegni funzionali, un incremento di ulteriori finestre di assegno funzionale ad anzianità + 35 e + 37 anni di servizio, onde evitare altresì, l’odierna e disincentivante stagnazione economica anche decennale, di aumenti nei ruoli apicali di ogni categoria.

Distacchi e permessi sindacali

È stato formalmente richiesto con perentorietà da Usmia nel suo complesso Interforze come di Marina, che i distacchi e i permessi sindacali non ricadano sui fondi destinati al contratto. Si è così ottenuto, con l’attenzione del Governo, uno stanziamento diversificato rimodulando quanto inizialmente previsto dalla normativa vigente.

Fin dal contratto in firma, saranno così riservati fondi specifici per i distacchi e i permessi sindacali, garantendo in tal modo, un bilancio di spesa dedicata, con l’assoluto sgravio dalle spese contrattuali a garanzia di maggior risorse per i colleghi tutti.

Buoni pasto

È stato sollecitato da Usmia Marina e Guardia Costiera, un’incremento del buono pasto, attualmente fissato a 7 euro, per adeguare il sostegno economico fornito ai lavoratori.

Previdenza dedicata e complementare

Si è richiesto, nel gravoso sistema prospettico di calcolo pensionistico del personale, di avviare con urgenza, un tavolo di discussione specifico per la previdenza dedicata da destinare al personale già in servizio e complementare, per quello giovane che dovrà farne ingresso.

Non appena infatti, si concluderanno le trattative contrattuali, si ritiene indispensabile il reperimento delle risorse necessarie, mediante stanziamenti dedicati anche in finanziaria e legge di bilancio, da porre all’attenzione del Presidente del Consiglio, in quanto ormai non più differibili per il personale militare tutto.

Strutture logistiche

È stata richiesta una rinnovata attenzione al potenziamento delle strutture logistiche e degli alloggi di servizio, nonché al miglioramento delle condizioni degli spazi abitativi attualmente in uso.

Legge 86/2001 (ex L. 100)

È stata richiesta una modifica normativa per estendere la durata dell’erogazione dei benefici. Si ritiene necessario per Usmia Marina e Guardia Costiera alla luce della grande mobilità dei trasferimenti e distanze territoriali di area, una estensione a 5 anni totali dei benefici di legge, conformi alla mobilità richiesta al personale della F.A. Marina.

Inoltre, è stato richiesto un aumento della quota mensile attualmente fissata a 516 euro, in considerazione dell’aumento esponenziale degli affitti. È cruciale sottolineare che i militari della Marina Militare e della Guardia Costiera, hanno previsioni d’impiego medio, non inferiore a cinque anni per trasferimento.

Fondi per straordinari

È stata avanzata la proposta di una ripartizione ben definita dei fondi per gli straordinari, creando un fondo specifico per il personale non dirigente distinto e dedicato da quello del personale dirigente.

Discussione su sedi disagiate

Si ritiene necessario richiedere sul piano normativo, l’avvio di una discussione costruttiva su questioni attualmente trascurate, quali le sedi disagiate.

È stata recentemente esaminata la convocazione da parte del Ministero dell’Interno dei sindacati di polizia, finalizzata alla creazione di un tavolo di confronto per la revisione e l’aggiornamento dei criteri di individuazione delle sedi disagiate.

Questa tematica riveste un’importanza cruciale per il personale Marina., incidendo direttamente sulle loro condizioni lavorative. In particolare, la questione dei criteri utilizzati per identificare le sedi che consentono il riconoscimento dell’indennità supplementare di impiego operativo, prevista dall’art. 16 della legge 78/1983, nota come “indennità di sede disagiata”, risulta vetusta e non attagliata ai criteri contemporanei delle distinte esigenze di Forza Armata, in quanto retrodatata di decenni e necessaria dunque, di rivisitazione normativa, da raffrontare alle richieste sindacali di discussione.

Defiscalizzazione

È altresì ritenuto necessario sul piano normativo, valorizzare nella specificità e contingenza dei sacrifici garantiti nello status di militare, dare riscontro alla proposta di defiscalizzazione delle indennità (detassazione), che non comporterebbe costi aggiuntivi per lo Stato, limitandosi a ridurre le entrate fiscali dalla specificità del comparto.

Attivita extraprofessionale

Se pur vero sul piano normativo le discussioni di merito non sono state ancora aperte, come richiesto da molti colleghi, Usmia Marina e Guardia Costiera ha ritenuto evidenziare che le difficoltà economiche del personale oggi in servizio, possano prevedere, senza costi per l’amministrazione, ma anzi con benefici di maggiore entrate per l’erario dello Stato, una possibile rivisitazione della normativa sull’Attivita exstraprofessionale.

Si ritiene infatti, che lo studio mirato delle attività lavorative autorizzabili e non incompatibili, possano consentire al militare ed al nucleo familiare di riflesso, benefici di fatto economici atti a sgravare le peculiari difficoltà spesso patite, tutelando sempre, le prioritarie esigenze d’impiego, servizio e mobilità di Forza Armata.

In tal modo, nel pieno rispetto dei principi di decoro dell’attività, evitando qualsivoglia conflitto d’interesse di Forza Armata, anche il personale non dirigente, senza limite annuo di cumulo economico come per la dirigenza, quando assolutamente libero dal servizio, possa così effettuare, prestazione lavorativa occasionale o di cooperazione o collaborazione.

La ratio di tale richiesta trova fondamento, nel presupposto ed esigenza di mitigare le precarie difficoltà economiche in cui il nucleo familiare, spesso monoreddito o gravato da separazioni familiari ed altre difficoltà imposte dallo stesso disagio militare, possa venire di fatto a trovarsi.


IL DIRETTIVO USMIA MARINA E GUARDIA COSTIERA NAZIONALE E TERRITORIALE , COESO A QUELLO INTERFORZE, INFORMANDO TUTTI I SOCI.
PORTA AVANTI CON FERMEZZA QUESTI E ALTRI ARGOMENTI AL TAVOLO CONTRATTUALE, PER IL BENESSERE DEL PERSONALE RAPPRESENTATO.


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