Sequestro di droni militari cinesi in Italia: Un grande colpo messo a segno dalle autorità italiane con la collaborazione degli Stati Uniti.
02 luglio 2024 (Gioia Tauro) – Grazie al sequestro di droni militari cinesi, le autorità italiane hanno messo a segno un colpo significativo alla lotta contro il traffico illegale di armi.
Hanno intercettato e sequestrato due droni militari cinesi che erano destinati alla Libia, un paese attualmente colpito da una guerra civile e soggetto a un embargo internazionale sulle armi.
I droni, che erano stati smontati, sono stati scoperti in sei container nel porto di Gioia Tauro. Erano nascosti tra le pale di turbine eoliche, un tentativo apparente di mascherare il loro vero contenuto. Uno dei droni aveva addirittura lo slogan “Il mondo del risparmio energetico” scritto lungo il lato.
Ogni drone misurava più di 10 metri di lunghezza, con un’apertura alare di circa 20 metri e un peso superiore alle 3 tonnellate. Questa descrizione corrisponde ai veicoli aerei senza pilota cinesi Wing Loong II, secondo le notizie trapelate.
L’intercettazione pare sia avvenuta a Gioia Tauro grazie al contributo dell’intelligence statunitense.
Il materiale è stato sequestrato da una nave portacontainer proveniente dal porto di Yantian, nella Cina meridionale, e diretta a Bengasi, un porto della Libia orientale controllato dal comandante militare Khalifa Haftar.
La Libia è sprofondata nel caos dopo il rovesciamento di Muammar Gheddafi durante una rivolta sostenuta dalla NATO nel 2011, ed è divisa tra amministrazioni rivali a est e a ovest.
Questo sequestro sottolinea l’importanza di mantenere un controllo rigoroso sulle spedizioni di armi in questa regione instabile.