Un breve approfondimento sull’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, comunemente conosciuto con l’acronimo ISEE.
In questo articolo ti spiegherò cos’è l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE), a cosa serve, come si calcola e come ottenerlo. Ti darò anche alcuni consigli pratici per risparmiare tempo e denaro. Pronto? Iniziamo!
Che cosa è l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente?
L’ISEE è un parametro che misura il livello di benessere di un nucleo familiare. Si basa su tre elementi: il reddito, il patrimonio e la composizione del nucleo familiare. L’ISEE serve per accedere a diverse prestazioni sociali agevolate, come ad esempio:
- le borse di studio per gli studenti;
- le tariffe ridotte per i servizi pubblici (trasporti, asili, mense, etc.);
- le esenzioni o i ticket sanitari;
- le agevolazioni fiscali (bonus, detrazioni, etc.);
- le prestazioni assistenziali (assegni, pensioni, etc.);
Chi è che deve fare l’ISEE?
L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente deve essere richiesto da chi intende usufruire di una o più prestazioni sociali agevolate. Il nucleo familiare che presenta la domanda deve essere composto da tutte le persone che risultano essere residenti nella stessa abitazione e che hanno tra loro un vincolo di parentela, di matrimonio, di unione civile o di convivenza. L’ISEE è valido per un anno solare e deve essere rinnovato ogni anno.
Quanto deve essere l’ISEE per avere delle agevolazioni?
Non esiste un valore unico di ISEE che garantisca l’accesso a tutte le prestazioni sociali agevolate. Ogni prestazione ha infatti dei requisiti specifici e delle soglie di reddito e di patrimonio che variano a seconda del tipo di beneficiario, della regione, del comune e dell’ente erogatore. Per sapere se si ha diritto a una determinata prestazione, bisogna consultare i bandi, i regolamenti e le circolari degli enti competenti. In generale, più basso è l’ISEE, maggiori sono le agevolazioni a cui si può accedere.
Come si fa l’ISEE da soli?
Per ottenere l’ISEE, bisogna compilare e presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), un documento che contiene tutte le informazioni relative al reddito, al patrimonio e alla composizione del nucleo familiare. La DSU si può compilare in due modi:
- online, tramite il Portale unico ISEE dell’INPS, dove si può accedere con le proprie credenziali (PIN, SPID, CIE o CNS). Il vantaggio di questa modalità è che si può usufruire dell’ISEE precompilato, ovvero di una DSU già compilata con i dati presenti nelle banche dati dell’INPS e di altri enti. In questo caso, basta verificare, integrare e confermare i dati proposti. Il Portale unico ISEE offre anche la possibilità di simulare il calcolo dell’ISEE e di consultare lo stato della propria DSU.
- in presenza, presso un Centro di Assistenza Fiscale (CAF) o un professionista abilitato, che si occupa di raccogliere i dati e di trasmetterli all’INPS. Il vantaggio di questa modalità è che si può ricevere assistenza e consulenza da parte di un esperto. Il costo del servizio varia a seconda del CAF o del professionista scelto.
Leggi anche: Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU)
Quando non serve fare l’ISEE?
Ci sono alcuni casi in cui non è necessario fare l’ISEE, perché si può accedere alle prestazioni sociali agevolate con altri documenti o requisiti. Ad esempio:
- per le esenzioni dal pagamento del canone Rai, basta avere più di 75 anni e un reddito inferiore a 8.000 euro annui;
- per le esenzioni dal pagamento del bollo auto, basta avere un’auto con una potenza inferiore a 35 kW o con più di 20 anni di anzianità;
- per le esenzioni dal pagamento del ticket sanitario per le visite specialistiche, riconosciute in caso di patologia cronica o rara, disabilità o gravidanza;
- per le agevolazioni fiscali per le spese mediche, è necessario conservare le ricevute e le fatture e indicarle nella dichiarazione dei redditi.
Che differenza c’è tra Reddito e Indicatore della Situazione Economica Equivalente?
Il reddito è la somma di tutti i guadagni che si percepiscono in un anno, come stipendi, pensioni, rendite, interessi, etc. L’ISEE, invece, è un indicatore che tiene conto non solo del reddito, ma anche del patrimonio e della composizione del nucleo familiare. L’ISEE, infatti, applica delle correzioni al reddito in base al numero e al tipo di componenti del nucleo e al valore dei beni mobili e immobili posseduti. In questo modo, l’ISEE cerca di riflettere meglio la reale capacità economica di una famiglia.
Conclusioni
Spero di averti chiarito qualche dubbio e di averti aiutato a orientarti nel mondo delle prestazioni sociali agevolate. Se hai ancora domande o vuoi approfondire qualche argomento, puoi scrivercelo nei commenti o contattarci tramite e-mail.
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