Nuovo self-service “Gestione familiari a carico e detrazioni” nell’area personale di NoiPA, l’approfondimento a cura del S.I.A.M.O. Esercito.
Tenuto conto delle molteplici richieste in merito alla possibilità data da NoiPA di aggiornare la “Gestione familiari a carico e detrazioni” abbiamo pensato che era il caso di scrivere un breve approfondimento per rispondere alle domande più ricorrenti.
Come riportato sul sito di NoiPA e chiarito anche dal Ministero della Difesa con apposita comunicazione, il self-service “Gestione familiari a carico e detrazioni”, disponibile nell’area personale, consente di comunicare anche i dati anagrafici del coniuge e dei figli a carico di età inferiore ai 21 anni.
A cosa serve comunicare i dati anagrafici?
NoiPA li trasmetterà all’Agenzia delle Entrate e automaticamente verranno riportati nella dichiarazione precompilata (Mod. 730), ai fini del riconoscimento delle agevolazioni (detrazioni o deduzioni), per oneri, spese e rimborsi spettanti per tale tipologia di familiari a carico, nonché per il corretto calcolo delle addizionali regionali.
Al fine di consentire il tempestivo aggiornamento della precompilata 2024 (redditi 2023), la richiesta deve essere inviata tramite il self-service, entro il 18 gennaio 2024.
Qualsiasi modifica dei dati indicati sul self-service comporta il reinserimento dei dati di tutti i figli e/o familiari inseriti in precedenza.
Per elementi di dettaglio su come compilare la richiesta, si consilglia di consultare il Manuale d’uso redatto da NoiPA, presente nell’area privata del self-service o scaricabile dal seguente link:
Se fruisco dell’assegno unico è opportuno procedere all’aggiornamento dei dati?
La risposta è SI.
Va ricordato infatti che l’Assegno Unico Universale è la misura economica che dal 1° marzo 2022 ha sostituito le detrazioni irpef per figli a carico dal settimo mese di gravidanza fino al compimento del 21esimo anno di età.
Tuttavia le “vecchie” detrazioni irpef rappresentano solo uno dei benefici cui il contribuente può aver diritto. Alcune Regioni o Comuni, ad esempio, possono prevedere delle percentuali ridotte a titolo di addizionale regionale/comunale in base al numero dei figli a carico o il contribuente può aver diritto ad altre agevolazioni fiscali previste per spese sostenute nell’interesse dei familiari fiscalmente a carico (es. spese mediche, spese di istruzione, detrazioni sull’addizionale Irpef riconosciute da alcune regioni etc.).
In questi casi quindi vanno inseriti sul portale i dati anagrafici corretti avendo però cura di fare attenzione ai seguenti passaggi:
- Non flaggare la casella “a carico” se il coniuge è lavoratore/lavoratrice;
- Di contro se il coniuge non percepisce alcun reddito va barrata la casella “a carico”;
- Non flaggare la casella richiesta di “detrazioni IRPEF riconosciute dal sostituto d’imposta” per i figli di età inferiore ai 21 anni (ATTENZIONE trattasi delle precedenti detrazioni irpef di cui all’art.12 – DPR n. 917 del 22 dicembre 1986), in quanto sono applicabili esclusivamente:
- per i figli a carico di età pari o superiore a 21 anni;
- per gli altri familiari a carico;
- per il coniuge, in questo caso, indicare la % a carico (se il coniuge è lavoratore generalmente va barrata l’opzione 50%).
Se non aggiorno i dati entro la scadenza fissata dal M.E.F., cosa succede?
In questo caso l’amministrazione finanziaria non ha modo di conoscere con esattezza la nostra situazione con riferimento ai familiari a carico, pertanto, la dichiarazione precompilata, non essendo aggiornata, potrebbe non riconoscerci delle agevolazioni.
Sarrà necessario aggiornare il mod. 730 precompilato, quando disponibile, con i dati corretti.
Link utili:
– Accedi a NoiPA;
– Comunicazione nr. 9/2023 del Ministero della Difesa – CUSI.
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