I contributi previdenziali e assistenziali: cosa sono, come vengono calcolati e quali sono deducibili. Leggi ora per saperne di più!
Prima di approfondire l’argomento “contributi previdenziali e assistenziali”, sarerebbe utile dare uno sguardo alle diverse tipologie di retribuzione. Senza dilungarci troppo, per il personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico, il trattamento economico viene distinto in fondamentale e accessorio. La differenza non risiede solo nella retribuzione complessiva corrisposta al personale durante il servizio, ma influisce anche sul futuro calcolo del trattamento economico che sarà corrisposto all’atto del collocamento in congedo. Ciò, in ragione delle diverse misure di contribuzione previdenziale cui sono assoggettati i singoli emolumenti che compongono il trattamento in argomento.
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Cosa sono i contributi previdenziali?
Le ritenute previdenziali sono tutti quei contributi obbligatori previdenziali e assistenziali, calcolati sulla retribuzione, dovuti sia dal dipendente sia dal datore di lavoro. Questi contributi garantiscono una copertura dai rischi legati agli infortuni sul lavoro, all’invalidità e alla malattia.
Dal 1° gennaio 1998, per effetto delle previsioni contenute nel Decreto legislativo n. 314/1997, l’assoggettamento al prelievo contributivo dei redditi di lavoro dipendente avviene sulla medesima base imponibile determinata ai fini fiscali.
La contribuzione grava, quindi, sia sul lavoratore sia sull’Amministrazione datore di lavoro e la tipologia e la misura dei contributi dovuti sono diversificate secondo le disposizioni normative che li definiscono. Ai fini della definizione del quantum dovuto occorre considerare la base imponibile e la corrispondente aliquota contributiva a carico dell’Amministrazione e del lavoratore.
I contributi previdenziali sono dei versamenti periodici a cui è obbligato il lavoratore per assicurarsi una pensione e altre prestazioni sociali. Si tratta di un premio assicurativo che copre il lavoratore in caso di eventi che possono renderlo non idoneo alla prestazione lavorativa, come la malattia, la maternità, la disoccupazione o la cassa integrazione.
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Quali sono i contributi deducibili?
I contributi previdenziali ed assistenziali versati in ottemperanza a disposizioni di legge, nonché quelli versati facoltativamente (fondo pensione o pensione complementare) alla gestione della forma pensionistica obbligatoria di appartenenza, ivi compresi quelli per la ricongiunzione di periodi assicurativi, sono deducibili dal reddito complessivo. Per dedurre i contributi previdenziali e assistenziali versati, è necessario che la somma di tutti quelli pagati nell’anno solare oggetto di dichiarazione, venga indicata nel quadro E del modello 730 o nel quadro RP del Modello Unico Persone Fisiche, senza limiti di importo e seguendo il principio di cassa.
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Come si calcolano i contributi previdenziali e assistenziali?
I contributi previdenziali vengono calcolati applicando determinate aliquote alla retribuzione lorda (imponibile previdenziale). Il datore di lavoro trattiene la quota di contributi previdenziali spettante al lavoratore dal suo stipendio e procede poi al versamento dei contributi previdenziali tramite modello F24. I contributi INPS che devono essere pagati si calcolano in proporzione a quanto viene guadagnato, moltiplicando il reddito annuale lordo per un coefficiente di redditività, che è pari al 78%.
Chi è obbligato al pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali?
Versare i contributi previdenziali e assistenziali è un obbligo previsto dalla legge. Nel momento in cui si inizia un’attività lavorativa, dipendente o autonoma, scatta l’obbligo di versare questi contributi, come se si trattasse di un premio assicurativo indispensabile per ottenere l’erogazione delle prestazioni previdenziali. I contributi assistenziali e previdenziali rappresentano un diritto del lavoratore ed, al contempo, un onere del datore di lavoro, il quale è obbligato a versarli al fine di finanziare le prestazioni pensionistiche del lavoratore (la pensione) e le altre erogazioni di natura previdenziale ed assistenziale (malattia, infortunio sul lavoro, maternità o disoccupazione).
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Conclusioni
In sintesi, i contributi previdenziali e assistenziali sono versamenti obbligatori effettuati dal datore di lavoro per conto dei lavoratori per garantire una copertura dai rischi legati agli infortuni sul lavoro, all’invalidità e alla malattia. Essi possono essere dedotti dal reddito complessivo seguendo le disposizioni previste dalla legge. Il calcolo dei contributi previdenziali avviene applicando determinate aliquote alla retribuzione lorda. L’obbligo di versare questi contributi scatta nel momento in cui si inizia un’attività lavorativa e rappresenta un diritto del lavoratore ed un onere del datore di lavoro.
Fonti:
– Contributi Previdenziali: Cosa Sono e Come Funzionano? – Moneyfarm;
– Calcolo contributi versati: ecco come funziona – Fiscomania;
– Contributi: chi li deve versare? – La Legge per Tutti;
– Contributi previdenziali: cosa sono e come funzionano – SoldiOnline.it;
– Deducibilità dei contributi previdenziali – FiscoOggi.it.
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