MQ-9A Reaper

MQ-9A REAPER

Il drone militare MQ-9A Reaper, sviluppato dalla General Atomics Aeronautical Systems, acquistato da numerose forze aeree, tra cui l’Italia.

Il drone militare MQ-9A Reaper è un velivolo a pilotaggio remoto (UAV) in grado di operare in volo controllato a distanza o in modalità autonoma. E’ stato sviluppato dalla General Atomics Aeronautical Systems (GA-ASI) inizialmente per la U.S. Air Force, la Royal Air Force e l’Aeronautica Militare Italiana. La bontà del progetto in poco tempo ha suscitato l’interesse di numerose altre nazioni, infatti molti paesi in orbita NATO hanno già raggiunto l’accordo per l’acquisto di diversi esemplari.

Il Reaper MQ-9 (conosciuto anche come Predator B) è una versione più grande e moderna del drone MQ-1 Predator, che l’U.S. Air Force ha utilizzato fino al 2018. Secondo una dichiarazione dell’U.S. Air Force, i Reaper sono più veloci, hanno sensori migliori e possono trasportare più munizioni. Il costo di ogni velivolo è stimato in circa 32 milioni dollari, ma il prezzo ovviamente è soggetto a variazioni in base alla configurazione richiesta

Alcuni dati dell’MQ-9

L’MQ-9 ha un’apertura alare di circa 20 metri, è lungo 11 metri, alto 4 metri e può trasportare un carico utile fino a 1800 kg. Il Reaper MQ-9 può volare a velocità fino a 276 miglia all’ora (444 km/h), raggiungere un’altitudine di 50.000 piedi e ha un’autonomia di 1.150 miglia.

L’MQ-9 può anche trasportare fino a otto missili guidati al laser, gli Air-to-Ground Missile-114 Hellfire, che possiedono una capacità di ingaggio altamente precisa e a basso danno collaterale, sia contro mezzi corazzati che contro personale nemico. Il drone a pilotaggio remoto può essere smontato e caricato in un singolo container per il dispiegamento in tutto il mondo.

Il Reaper MQ-9 è realizzato principalmente in materiali compositi a base di fibra di carbonio, che costituiscono fino all’89% della struttura dell’aeromobile. Questa alta percentuale di materiali compositi contribuisce alla leggerezza dell’aeromobile e alla sua maggiore autonomia.

La sua denominazione MQ-9 sta ad indicare la sua capacità multi-ruolo, la “Q” sta ad indicare il sistema di aeromobili a pilotaggio remoto installato ed il numero “9” indica che si tratta del nono modello della serie.


Fonte: General Atomics.


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