Da Leonardo da Vinci all’HPC: la storia dell’elicottero in un podcast con il contributo di Carlo Cavazzoni.
In un podcast della serie “Geni invisibili” del Corriere della Sera, Massimo Sideri, illustra le tappe salienti della storia dell’elicottero, partendo dal Codice Atlantico di Leonardo, passando dall’invenzione di Enrico Forlanini, per arrivare ad analizzare insieme a Carlo Cavazzoni, Senior Vice President Cloud Computing e HPC di Leonardo, l’evoluzione della tecnologia grazie all’utilizzo del supercomputer davinci-1.
Carlo Cavazzoni introduce la puntata della serie podcast dal titolo “L’elicottero”. Dopo l’introduzione di Sideri, inviato ed editorialista di scienza e tecnologia del Corriere della Sera, che analizza la lunga e complessa storia dell’aeromobile, comincia il viaggio a ritroso nella storia del “rivoluzionario” velivolo ad ala rotante. Sideri parte dalla “vite aerea” di Leonardo da Vinci, che può essere considerata il concetto alla base della rivoluzione del volo che si sarebbe realizzata parecchi secoli più tardi, per arrivare al contributo fondamentale dell’HPC nello sviluppo di progetti elicotteristici. Nel podcast interviene anche il direttore del Museo di Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci, Fiorenzo Galli.
Leonardo non è certamente il “genio invisibile” di questa puntata, ma solo nel 1759, dunque tre secoli dopo di lui, è l’inventore russo Michail Lomonosov a delineare un oggetto che si avvicina molto all’elicottero. Da lì in poi esperimenti, progetti, oggetti dimostrativi, brevetti e tentativi di innalzarsi in aria si susseguirono, compresi quelli del pioniere francese D’Amecourt che chiamò i suoi prototipi “hélicoptère” e da cui discende l’etimologia del termine. Ma il “genio invisibile” della storia è Enrico Forlanini, ufficiale del genio militare figlio del grande medico Carlo. Nel 1877 presentò nel salone dei Giardini Pubblici di Milano il suo “elicottero a vapore”, primo “oggetto più pesante dell’aria” a sollevarsi dal suolo, oggi visibile, insieme alla ricostruzione della vite aerea di Leonardo, nel museo di Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci. Forlanini diede prove ulteriori del suo genio con altre invenzioni, tra cui l’aliscafo.
Sideri spiega poi quanto, citando ovviamente anche Sikorsky e il conte Agusta, la tecnologia elicotteristica si sia evoluta fino ad oggi e per farlo entra nella sala dell’HPC davinci-1, e lo fa in compagnia di Carlo Cavazzoni, responsabile del supercomputer di Leonardo. “Non è ovvio per un’azienda avere a disposizione un’infrastruttura come questa. Al mondo solo poche aziende hanno la competenza per poter gestire, far funzionare e mantenere aggiornata un’infrastruttura come questa. L’HPC, così come il cloud, sono infrastrutture che nel tempo devono essere mantenute a livello competitivo con quella che è la frontiera della tecnologica dei semiconduttori”. Il supercomputer viene essenzialmente e utilizzato per il processamento di dati e per effettuare simulazioni. Ciò consente di fare delle previsioni allo scopo di migliorare un prodotto, come un elicottero, già in fase progettuale.
Cavazzoni prosegue parlando del gemello digitale, ulteriore tappa del percorso che porta la realizzazione di un prodotto tecnologico avanzato che sia un elicottero, un radar o un aereo. Conclude poi sottolineando l’importanza di insegnare l’importanza di insegnare ai ragazzi lo sviluppo di codici, per “allenarli” a utilizzare capacità logiche che non sono stimolate da altri schemi di apprendimento.
Sideri chiude il podcast citando il drone “Ingenuity”, che a sua volta può essere considerato un elicottero, ideato per esplorare il suolo di Marte, nell’ambito della missione NASA Mars 2020.
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Fonte: Leonardo